Lo scorso ottobre in piazza Martiri di Belfiore a Treviso era stato segnalato al 113 l’avvistamento di un’arma corta brandita da un minorenne, che si trovava assieme a un gruppetto di coetanei nel parchetto. L’intervento di una Volante della Polizia portò il ragazzino a scappare, lasciando cadere la pistola e dimenticando il proprio borsello.
In quell’occasione i tre amici, tra i 15 e i 17 anni, ebbero un atteggiamento omertoso nei confronti degli agenti che li avevano raggiunti, dicendo di aver appena fatto conoscenza con il ragazzo in fuga. Un’affermazione che agli agenti sembrò poco credibile.
I poliziotti hanno così continuato le indagini sugli oggetti ritrovati nel parco e lasciati dal ragazzo: una replica perfetta di pistola Glock, dall’esterno indistinguibile da un’autentica arma da fuoco e senza apposito tappo rosso, e un borsello contenente un passamontagna e un paio di chiavi.
L’indagine, su commissione della Procura dei Minori di Venezia, ha così ricondotto, anche considerando le frequentazioni degli altri ragazzi, a un sedicenne albanese lo scorso novembre protagonista di un altro caso di cronaca, residente in un appartamento in cui la porta del garage condominiale corrispondeva proprio a quel mazzo di chiavi.
Poco più di un mese dopo il sequestro della pistola in piazza Martiri di Belfiore, lo stesso ragazzino è stato denunciato per ricettazione, facendosi sorprendere vicino all’autostazione in sella a una costosa bicicletta, poi risultata rubata e denunciata da un trevigiano.
Il minore si trova quindi ora ad affrontare, a 16 anni, due diverse e gravi denunce.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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