“Vi sarò sempre grata per avermi salvato la vita”. Ha la voce commossa Giuseppe Costa, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Treviso, nel leggere la lettera ricevuta un paio di giorni fa e indirizzata al comando di via Santa Barbara. Un foglio a righe, scritto a mano, come la corrispondenza di un tempo, firmato da una ragazza rimasta coinvolta in un grave incidente stradale, in provincia di Treviso, lo scorso mese di maggio. Al termine di una lunga “via crucis” tra ricovero ospedaliero e riabilitazione, ha sentito il dovere di dire un sincero “grazie” ai pompieri che l’hanno tirata fuori dalla carcassa della sua auto, ridotta a un ammasso contorto, per consegnarla ancora in vita nelle mani dei soccorritori del 118.
“Le soddisfazioni dei Vigili del fuoco sono proprio queste. L’altro ieri ho ricevuto una lettera da una ragazza che abbiamo estratto dalle lamiere dopo un incidente stradale” racconta Costa, nel leggere la missiva ricevuta ai giornalisti nel piazzale della caserma trevigiana, riuniti in occasione della cerimonia di piantumazione degli olmi donati dall’amministrazione comunale di Treviso ai Vigili del fuoco. “Buongiorno comandante, sono la ragazza che ha fatto un brutto incidente a maggio. Dopo cinque mesi esatti di ospedale, due in terapia intensiva e neurologia, dove ho subìto tre operazioni, e altri mesi per la riabilitazione post incidente, sono qui a scrivere per la prima volta e in prima persona a voi, per ringraziare i componenti della squadra che mi hanno salvato la vita. Sono intervenuti in maniera tempestiva; in nove minuti dalla chiamata sono arrivati nel luogo dell’incidente e per più di quaranta minuti hanno fatto in modo di estrarmi dalle lamiere mettendomi in salvo. Io e la mia famiglia ve ne saremo grati a vita”.
A fronte di una giovane esistenza salvata, i Vigili del fuoco trevigiani quest’anno sono stati costretti ad affrontare uno stillicidio di incidenti con esiti mortali, come quello in cui ha perso la vita a Pieve del Grappa la giovanissima Miriam Ciobanu. “Una lettera come questa è una gratificazione per un Vigile del fuoco, che spesso purtroppo è chiamato ad intervenire in incidenti dove deve raccogliere i brandelli del corpo di un essere umano, rimettendo insieme quel che rimane di una persona. E’ qualcosa di terribile. Te lo porti a casa. A volte bisogna fare dei percorsi con gli psicologi per capire lo stato d’animo del nostro personale”, rimarca Costa, “Ma poi, quando si riesce a salvare una vita, e questa ti è riconoscente, veramente è una grande soddisfazione”.
Le tante croci sulla strada, che hanno segnato le cronaca degli ultimi mesi (in gran parte con vittime in giovane età), inducono il comandante Costa a ribadire raccomandazioni per la sicurezza al volante che troppo spesso vengono eluse: “Prima di tutto bisogna avere la consapevolezza di essere prudenti, poi di non mettersi alla guida dopo avere bevuto alcolici, che alterano il nostro modo di percepire il pericolo, e di non utilizzare assolutamente il telefono cellulare in macchina. Rappresenta un elemento di distrazione. Lasciamolo da parte. Anzi io consiglio di metterlo sul sedile posteriore, in modo tale che sia distante da noi e non ci possa assolutamente distogliere dalla guida. E’ una raccomandazione che voglio fare a tutti, me compreso”.
Costa invita i trevigiani alla massima attenzione anche per quanto riguarda la prevenzione degli incendi nelle case, a volte innescati dal cattivo funzionamento delle bombole del gas, prendendo spunto dall’esplosione avvenuta il 21 ottobre a Falzè di Trevignano in un’abitazione, in cui è rimasta ustionata una donna. “Gli accertamenti sono ancora in corso e li stiamo approfondendo, ma abbiamo capito che l’esplosione si è verificata in seguito alla sovrappressione della bombola. E’ quindi fondamentale la raccomandazione che faccio a tutti i cittadini: andate a comprare le bombole del gas dai rivenditori. Non procedete, come spesso accade, che ognuno si reca con la bombola in un distributore a fare il riempimento. Questo è vietato dalla legge, ci sono sanzioni severissime. Ma a volte si fa perché probabilmente il costo del gas gpl è inferiore. E’ un’azione da non fare nel modo più assoluto, poiché crea veramente grossi problemi”.
(Foto: Vigili del Fuoco).
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