Oggi, venerdì 22 luglio, si sono aperte le porte di Casa Aurora, nuova residenza per l’autonomia abitativa di persone con disabilità a Lutrano di Fontanelle.
Il progetto è stato condotto dall’associazione Oltre l’Indifferenza con il supporto tecnico e metodologico della Rete InterAgendo, e si inserisce nella cornice della legge 112/2016, la cosiddetta Legge “Dopo di noi”, che promuove l’autonomia abitativa di persone adulte con fragilità fisiche o psichiche.
Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti, oltre agli associati e ai familiari dei neo-residenti di Casa Aurora, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, il direttore generale della ULSS 2 Francesco Benazzi e le amministrazioni dell’Opitergino-Mottense, con in testa il sindaco di Fontanelle Maurina Sessolo e Paola Roma, presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 2.
“La frase ‘dopo di noi’ racchiude un’ansia, una preoccupazione e un’inquietudine. Quella di genitori che hanno dei figli che hanno necessità di assistenza e si chiedono cosa accadrà dopo di loro. Noi continuiamo a investire su questo fronte e a sostenere queste realtà come Casa Aurora. Non è un ‘dopo di noi’ che guarda all’assistenza programmata ma a un vero percorso di vita autonoma e indipendente, con un progetto che mette al centro la persona” ha affermato Zaia.
“È un progetto che prima ancora ancora di dare una risposta alle esigenze delle famiglie, dà una dimensione della civiltà della nostra comunità – aggiunge Zaia -. Distratti da altre notizie spesso non facciamo caso alla foresta silenziosa che cresce e che produce risultati come questo. Ringrazio il presidente Mauro Vettorello e tutti i volontari che si dedicano a questa realtà, tutte le istituzioni e gli sponsor che hanno contribuito. Un grazie con tutto il cuore lo meritano anche gli ospiti che sono il motore di questa magnifica realizzazione. La Regione è stata presente fino ad oggi ed è pronta a lavorare per tutte le nuove sfide che seguiranno questo progetto”.
“Oggi si realizza un vero sogno – ha raccontato, non senza emozione, il presidente di Oltre l’Indifferenza Mauro Vettorello – Casa Aurora è un traguardo per la conquista di un dominio di vita autonoma in cui i residenti abbiano la possibilità di autorealizzarsi, proprio come accade quando un figlio decide di andare a vivere da solo. All’interno dell’associazione Oltre l’Indifferenza, e forti delle precedenti esperienze a Villa Alba, cinque famiglie dell’Opitergino-Mottense hanno raccolto con noi la sfida di dare ai propri figli un’abitazione in cui vivere durante la settimana, fuori dalla propria famiglia d’origine. Grazie al supporto del territorio, dell’ULSS 2 e di tanti amici e sponsor, con Casa Aurora diamo concretezza a una soluzione su misura in grado di rispondere a bisogni peculiari. Oggi possiamo garantire ai nuovi residenti gli alti standard di qualità della vita fissati dalla Convenzione ONU per i Diritti delle Persone con Disabilità, con il supporto di Oss e volontari, fino alla completa conquista di residenzialità autonoma tra tre anni”.
“Questa è una realtà importante per il nostro territorio – ha detto, nel suo intervento, il neo sindaco Maurina Sessolo – e tutta l’amministrazione ne è assolutamente orgogliosa. L’associazione Oltre l’Indifferenza è nata tantissimi anni fa e quindi un plauso va anche a quei genitori, quei volontari che l’hanno saputa creare e che di anno in anno si è sviluppata fino a realizzare, oggi, questa realtà che sembrava tanto lontana, che sembrava quasi impossibile da realizzare e che invece oggi siamo qui tutti insieme a inaugurare”.
Casa Aurora è una “casa tra le case”, in centro a Lutrano, abitata da cinque persone con disabilità differenti. Potenzialmente, è in grado di aprirsi a tante altre progettualità, dal co-housing a laboratori per la soddisfazione di bisogni specifici, di formazione professionale, o di costruzione di una vita in autonomia. La soluzione alloggiativa è priva di barriere architettoniche e accoglie spazi pensati per le funzionalità residue di ciascuno, ha un ampio giardino dove svolgere diverse tipologie di attività all’aperto, ed è dotata di spazi diurni e notturni che permetteranno una residenzialità innovativa, di tipo familiare.
I residenti saranno assistiti nelle loro esigenze da figure operative ed educative altamente qualificate, che li sosterranno giorno dopo giorno per rispondere a bisogni primari e sociali: cucinarsi i pasti, riordinare le proprie camere, prendersi cura della propria igiene personale, inserirsi pienamente nella comunità di Lutrano.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it