In provincia ci sono circa 160 alberghi per un totale di oltre 9.104 posti letto. Il settore extralberghiero conta circa 1.023 esercizi per un totale di 7.764 posti letto. L’offerta è ampia e variegata, pronta ad intercettare i nuovi turisti: dai cinesi agli asiatici.
La prova generale è già avvenuta nel 2017 con l’adunata degli alpini, ed ora anche i dati lo provano. La Marca trevigiana è un territorio di grande ospitalità con un mercato in rapida evoluzione che in totale offre al mondo oltre 16.800 posti letto, comprendendo sia il settore alberghiero che extralberghiero, con prezzi variabilissimi, alla portata di tutte le tasche e di tutte le tipologie di clienti.
Federalberghi ha inaugurato mercoledì scorso un ciclo di incontri formativi che fino al prossimo 22 marzo, con il contributo degli esperti, delineerà come dovrà essere l’albergo del futuro. Aperto al mondo, con uno sguardo attento e vigile sui temi della sicurezza, tecnologico, iperconnesso, ricco di servizi ma anche pronto alla relazione umana, naturalmente predisposto all’accoglienza, alla risoluzione dei problemi del cliente ed alla comprensione delle nuove culture, di nuovi modi di vivere e di mangiare. Senza nulla togliere a tradizioni, tipicità, territori.
E’ questa una delle tante ricette del manuale “Le bussole”, edito da Confcommercio, presentato mercoledì da Alessandro Nucara e Roberta Parollo di Federalberghi, che hanno messo in evidenza come, in un mercato con l’extralberghiero in crescita e con un sommerso sempre più fitto e tangibile, la competitività si gioca sul filo dell’unicità, della qualità, e della capacità di far vivere esperienze turistiche interessanti ed irripetibili.
Ed in un mondo dove la sicurezza è un valore da preservare e salvaguardare per tutti i cittadini, dove non c’è più un posto che si possa considerare veramente sicuro e dove il sommerso apre, di fatto, le porte all’ingresso ed alla permanenza di sconosciuti potenzialmente pericolosi, gli alberghi della Marca trevigiana rappresentano un approdo felice per i tanti turisti che la scelgono sempre più come mèta di qualità, ideale per week-end colti e raffinati, tra i musei e ville, ma che si prestano anche a occasioni sportive, a percorsi cicloturistici, a viaggi del gusto e ad imperdibili tappe enologiche nelle zone del Prosecco e del Raboso.
(Fonte e foto: Unascom Confcommercio Treviso).
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