La chiesa triveneta scende in campo per aumentare le condizioni di sicurezza sulle strade, e in particolare sull’autostrada A4, nel tratto a cavallo tra Veneto e Friuli.
Domenica scorsa si è celebrata, con più rilievo che negli anni precedenti, la Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. Un’attenzione pienamente motivata dalla striscia di incidenti mortali sulle nostre strade, causati il più delle volte da eccessi o distrazioni. “Ad aumentare i rischi – sostiene don Alessio Magoga, direttore del settimanale della Diocesi di Vittorio Veneto “L’Azione” – ci sono talora le condizioni di una viabilità non adeguata. L’esempio più eclatante e drammatico è quello dell’autostrada A4, a cavallo tra Veneto e Friuli: qui le due corsie sono, da decenni, insufficienti al transito di una quantità sempre maggiore di veicoli. Per rimediare, da una dozzina d’anni, sono in corso i lavori per la terza corsia, realizzata in vari tratti, tranne in quello “maledetto”, da San Donà di Piave a Portogruaro, dove i restringimenti e i cantieri causano sistematicamente rallentamenti e quindi incidenti, anche gravissimi e mortali”.
Secondo il direttore de L’Azione “è una questione drammatica, con la prospettiva che il “bollettino di guerra” continui ad allungarsi per altri 4-5 anni, considerato che nel cronoprogramma attuale si prevedono cantieri fino al 2026 o 2027. La politica, la società civile e anche la Chiesa locale non possono restare indifferenti, né rassegnarsi a continuare a contare le vittime, a sopportare disagi pesanti per chi è al volante come pure per i territori attraversati”.
Per questo motivo, i settimanali delle quattro diocesi attraversate dal tratto dell’A4 a cavallo tra Veneto e Friuli (“Il Popolo” di Concordia – Pordenone, “L’Azione” di Vittorio Veneto, “La Vita del Popolo” di Treviso e “Gente Veneta” di Venezia) hanno deciso di affrontare insieme, sul numero in uscita in questi giorni, questo delicato argomento.
Anche le rispettive guide (il Patriarca di Venezia, mons. Moraglia, il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Pizziolo, il vescovo di Treviso, mons. Tomasi, e il vescovo di Concordia – Pordenone, mons. Pellegrini) hanno deciso di scrivere insieme un forte appello che è stato pubblicato integralmente nei rispettivi settimanali.
L’auspicio delle quattro diocesi è “che anche questo tipo di interventi possa contribuire, nel limite del possibile, a far sì che il completamento della terza corsia dell’A4 si attui nel più breve tempo possibile. Per il bene di tutti”.
“La vita non ha prezzo” è il titolo del messaggio del patriarca e dei tre presuli: al suo interno si legge tra l’altro che “sono troppe le persone che in questo tratto autostradale hanno perso la vita. Sono troppi quanti hanno riportato gravi danni, con conseguenze invalidanti per sempre. Queste laceranti ferite toccano sul vivo le persone direttamente coinvolte, ma anche le rispettive famiglie”.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Vigili del fuoco).
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