Sono 467 e sono anche loro la sanità che verrà: stiamo parlando delle matricole degli otto Corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova, polo didattico di Treviso, che oggi sono stati accolti con una cerimonia a loro dedicata.
Un evento emozionante, quello di stamattina, tenutosi nell’auditorium della Provincia, che ben rappresenta la sinergia intrapresa tra Regione del Veneto, Università degli Studi di Padova e Ulss 2 Marca trevigiana sul tema della formazione degli operatori del mondo sanitario.
Attualmente a Treviso sono attivi otto Corsi di Laurea della Scuola di Medicina e Chirurgia che coinvolgono in totale, considerando tutti gli anni di corso, 1358 studenti: Medicina e Chirurgia, Assistenza sanitaria, Igiene dentale, Infermieristica, Ostetricia, Tecniche audioprotesiche, Tecniche di radiologia medica per immagini e Radioterapia e, da quest’anno accademico, anche Tecniche di Laboratorio biomedico.
Lo scorso anno erano circa 1200 gli studenti che si formavano nelle sedi trevigiane, oggi sono quindi aumentati dimostrando, oggettivamente, un segnale positivo.
Numerose le autorità presenti alla cerimonia di accoglienza delle matricole: l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, la presidente della V Commissione regionale, consigliera Sonia Brescacin, la Direzione Strategica Ulss 2, il vicepresidente della Provincia, Roberto Fava, il sindaco di Treviso, Mario Conte, il prorettore delle sedi decentrate, prof Paolo Sambo, e il prorettore alla didattica, prof Marco Ferrante, delegati dalla magnifica rettrice dell’Università degli di Padova assente per concomitanti impegni istituzionali, e il presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, prof Marcello Rattazzi. Presenti, inoltre, i presidenti dei Corsi di Laurea delle Professioni sanitarie, i coordinatori e tutor didattici, alcuni dirigenti e coordinatori Ulss 2 e, inoltre, i rappresentanti degli Ordini professionali.
Durante il suo intervento il direttore generale Ulss 2, Francesco Benazzi, si è soffermato sul valore della formazione per un futuro lavorativo in Sanità e, rivolgendosi agli studenti, ha detto: “Avete scelto una una missione di vita. Il percorso formativo che iniziate oggi è essenziale per diventare professionisti in un settore delicato e complesso come quello della sanità. Vi doterà delle competenze tecniche e umane necessarie per assistere le persone, imparando a fare diagnosi accurate e a prendere decisioni responsabili. La vostra formazione, in un settore in continua evoluzione, non si fermerà mai, e dovrete essere capaci di lavorare in team, mantenendo sempre al centro il benessere dei pazienti. Con passione e impegno, potrete fare davvero la differenza nella vita delle persone. Benvenuti e buon cammino”.
L’assessore Manuela Lanzarin, nel suo intervento, commentando l’incontro di oggi, ha ribadito: “Un momento importante che suggella il grande investimento avviato dalla Regione nella Marca trevigiana con l’obiettivo di creare una sorta di Università diffusa del sapere veneto, e dove da alcuni anni ormai, contribuiamo a specializzare medici e professionisti attraverso la stretta interconnessione tra didattica di altissimo livello, ricerca e assistenza”.
In apertura della cerimonia sono stati letti i saluti del presidente della Regione Luca Zaia che, anche se a distanza, ha voluto dare il benvenuto ai nuovi studenti, augurando loro un buon inizio in questo percorso di formazione. Con l’occasione, il governatore si è complimentato anche con i vincitori del contest letterario “Parole…Spazi di cura”, nato con l’intento di dare voce e raccogliere le storie degli studenti che frequentano i percorsi universitari di formazione sanitaria: “Un’occasione – ha dichiarato Zaia – per promuovere la scrittura, perché le parole sono alla base della nostra conoscenza e consentono di migliorare noi stessi e la società in cui viviamo. È importante dare voce alle esperienze di vita come fonte di crescita e di sviluppo personale”.
Un emozionante video curato dagli studenti ha preceduto la premiazione del contest, giunto alla terza edizione, dedicato quest’anno al “Benessere e movimento come indicatori di salute”, con due filoni narrativi “Vite in movimento: storie di salute e ebenessere” e “Aggiungere anni alla vita o vita agli anni?”. A ottenere il primo premio Pietro Baldin ed Eleonora Franzoni, il secondo è stato assegnato a Francesca Moretto e Desiree Vittoria mentre il terzo è stato vinto da Adelaide Bellomo e Giada Cherubin. Anche le atlete dell’Imoco Volley, non avendo potuto presenziare perché impegnate in un ritiro, hanno voluto dedicare loro un video.
“Una chiara scelta di investire sulla facoltà di Medicina e Chirurgia e sulle facoltà delle professioni sanitarie che oggi sta vedendo arrivare i risultati. È il caso della Regione Veneto con in testa il Presidente Luca Zaia, che ringrazio, che a Treviso ha attivato il corso di laurea in Medicina e Chirurgia a ciclo completo. Tanti meriti li ha anche la locale Ulss 2 guidata dal Direttore generale Francesco Benazzi, che ha promosso i corsi di laurea delle professioni sanitarie nelle scuole superiori, attirando l’interesse delle nuove generazioni”.
È il commento soddisfatto di Sonia Brescacin, presidente della V Commissione consiliare regionale, della Lega – Liga Veneta, sullo stato dell’arte dei corsi di laurea sulle professioni sanitarie.
“I dati parlano chiaro: sono 90 i nuovi iscritti al corso di Medicina e chirurgia, e quasi 400 le matricole per le professioni sanitarie in generale; il tutto, con iscritti complessivi che sono invece rispettivamente 440 per i medici e oltre 900 per le altre professioni. Se poi guardiamo al corso di infermieristica, oggi una vera emergenza, i posti sono stati incrementati negli ultimi anni da 150 a 200, merito della sinergia tra Regione, Ulss 2 e Università. E grazie all’intenso lavoro svolto dall’Unità operativa Professioni Sanitarie diretta dal dottor Alberto Coppe, che ha promosso incontri, dentro le Scuole e nel territorio, con i giovani per sensibilizzarli e far loro conoscere le opportunità delle professioni sanitarie, oggi anche il corso di infermieristica, che in molte parti d’Italia vede rimanere scoperti molti posti, a Treviso è completo. Tutto questo è la prova di un investimento diretto nel capitale umano, che viene prima delle tecnologie e delle strutture” conclude Brescacin.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Ulss 2 Marca Trevigiana)
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