“Acqua irrigua in esaurimento”: in vigore le restrizioni del Consorzio di bonifica Piave per fare fronte alla crisi idrica

Il Consorzio di bonifica Piave, già a febbraio e man mano che i giorni passavano, aveva conferme che purtroppo il 2022 sarebbe stato caratterizzato da un’importante e prolungata crisi idrica.

Già da febbraio, per l’appunto, erano evidenti l’eccezionale scarsità di precipitazioni, il ridotto apporto nivale e di conseguenza la difficoltà di riempimento degli invasi montani a garanzia di una continuità alle derivazioni irrigue e quindi di soddisfare le necessità di attingimento per le colture agricole nell’alta pianura trevigiana. Il Consorzio ha iniziato già da allora, con attenzione quotidiana e scrupolosa, a contenere i prelievi, risparmiando acqua e ciò, finora – riporta una nota del Consorzio stesso – “ha consentito di soddisfare i fabbisogni irrigui di oltre 50.000 ha di territorio attrezzati (irrigato a mezzo di reti strutturate quali impianti a pressione e da canali)”.

A seguito dell’Ordinanza regionale n. 37 del 3 maggio scorso, con la quale è stato dichiarato lo stato di crisi idrica sull’intero territorio regionale e si sono fornite indicazioni operative ai gestori per il superamento della criticità in vista della stagione irrigua, si è applicato con attenzione quanto sollecitava l’Ordinanza, tra cui la massima parsimonia nell’uso, e in particolare quanto stabilisce l’art. 167 del D.lgs. 152/2006, ovvero che in caso di scarsità d’acqua va garantito prima l’uso umano, poi l’agricolo e quindi gli altri usi.

Ad oggi, attraverso l’ente gestore dei laghi Enel Green Power, la limitata disponibilità d’acqua negli invasi montani è tale da far prevedere che con l’attuale intensità di prelievo, l’approvvigionamento ottimale delle reti irrigue possa essere mantenuto non oltre la fine del mese di luglio – inizio di agosto.

Per tale ragione, il Consiglio di amministrazione del Consorzio Piave, presieduto da Amedeo Gerolimetto, ha deliberato che a partire da oggi 19 luglio l’utilizzo dell’acqua sui terreni agricoli avvenga esclusivamente a fini irrigui, attenendosi scrupolosamente agli orari assegnati e nei limiti del fabbisogno colturale strettamente necessario, e inoltre che il prelievo per orti e giardini venga limitato a non più di un’ora, a giorni alterni secondo il seguente schema: civici pari nei giorni pari, civici dispari nei giorni dispari.

A seguito di ciò, il Consorzio informa che “sarà possibile un’alimentazione ridotta della rete naturale e dei canali alimentati per usi che non sono agricoli.

La situazione è critica, a tutti i cittadini è raccomandato l’utilizzo corretto e parsimonioso della risorsa idrica prelevata dalle reti irrigue, evitando sprechi, perdite d’acqua e modalità difformi da quanto sopra disposto”.

Il personale consorziale di guardiania vigilerà sull’osservanza delle disposizioni adottate e qualora fosse accertata una violazione saranno applicate le penali previste dal vigente regolamento per l’utilizzo irriguo. Altre informazioni ed aggiornamenti sono disponibili nel sito www.consorziopiave.it.

(Fonte: Consorzio di Bonifica Piave).
(Foto: www.consorziopiave.it).
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