Addio a monsignor Lucio Bonora: una vita al servizio del Vaticano e degli studi storici

Monsignor Lucio Bonora. Foto: Diocesi di Treviso

La Diocesi di Treviso è in lutto per la scomparsa di monsignor Lucio Bonora, 73 anni, venuto a mancare oggi, martedì 21 gennaio, al Policlinico Gemelli di Roma dopo breve malattia.

Da molti anni era a servizio della Santa Sede come officiale nella Segreteria di Stato e, dal 2015, come giudice del Tribunale ecclesiastico dello Stato della Città del Vaticano su nomina di Papa Francesco.

Studioso appassionato della storia della diocesi di Treviso e delle sue figure di sacerdoti e vescovi, monsignor Bonora era molto devoto a San Pio X, cui nell’ottobre 2023 fu dedicata la “Peregrinatio corporis”. Per questo, egli fu incaricato di accompagnare le reliquie del santo papa di Riese dal Vaticano a Treviso, e poi anche a Padova e a Venezia.

Classe 1951, monsignor Bonora era nativo di Caerano di San Marco. Ordinato sacerdote nel 1977, è stato vicario parrocchiale al Duomo di Montebelluna dal 1977 al 1981, assistente diocesano dell’Acr – Azione Cattolica Ragazzi – dal 1981 al 1991, vicecancelliere della Curia vescovile di Treviso dal 1986 al 1991 e, nel contempo, notaio del Tribunale ecclesiastico e segretario della Commissione diocesana d’arte sacra.

Tra il 1991 e il 1998 è stato parroco di Canizzano, a Treviso. Dal 1996 al 2005 è stato nominato giudice del Tribunale ecclesiastico regionale triveneto e dal 2001 al 2011 canonico della cattedrale di Treviso, della quale era attualmente canonico onorario.

Laureatosi in Diritto canonico alla Pontificia Università S. Tommaso di Roma, nel 1992 conseguì il Diploma di Paleografia, Archivistica e Diplomatica all’Archivio di Stato di Venezia e pochi anni fa il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo in Roma. Nel 2009 gli era stato conferito il titolo di Cappellano di Sua Santità, e dal febbraio 2013 era anche Prelato della Camera Apostolica.

Monsignor Bonora ha curato numerose pubblicazioni storiche sulla diocesi di Treviso e studi sulle figure di sacerdoti e vescovi, in modo particolare molti testi sulla figura e il ministero di monsignor Andrea Giacinto Longhin, vescovo di Treviso dal 1904 al 1936, beatificato da Giovanni Paolo II nel 2002.

Nel 2024 era uscita la sua ultima opera, frutto di un lungo lavoro di ricerca e raccolta: “Omaggio a Pio X. Ritratti coevi”, con la prefazione di papa Francesco.

I funerali di monsignor Bonora, presieduti dal vescovo monsignor Michele Tomasi, saranno celebrati venerdì 24 gennaio alle ore 15, in Cattedrale a Treviso. Il Rosario sarà recitato giovedì alle ore 18 nella chiesa degli Oblati.

Dopo la celebrazione dei funerali, la salma di monsignor Bonora proseguirà per Caerano di San Marco, suo paese natale, dove, dopo un momento di preghiera nella chiesa parrocchiale, sarà tumulata nel cimitero locale.

Alle ore 15 di domani, mercoledì 22 gennaio, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, presiederà nella Cappella del Coro della Basilica di San Pietro una messa di suffragio.

Il dolore del vescovo Tomasi e del presidente Zaia

“Sono profondamente addolorato per la morte di don Lucio Bonora – commenta il vescovo Tomasi – Eravamo d’accordo di vederci, in occasione di un mio breve viaggio a Roma, e il giorno fissato era proprio ieri (lunedì 20 gennaio ndr). E ho avuto davvero il dono di incontrarlo, nel suo ricovero al policlinico Gemelli, e di amministrargli il sacramento dell’Unzione degli Infermi, per il quale stava aspettando ‘il suo Vescovo'”.

“È stato un momento commovente – ricorda Tomasi -, in cui ancora una volta ho potuto sperimentare la profonda e radicata fede di don Lucio, il suo pieno affidarsi a Dio, vissuto durante tutta la sua esistenza, testimoniato nei suoi ultimi momenti di vita. Il segno di croce che è riuscito ancora a fare è stato immagine eloquente di una vita donata”.

“Apprendo con dolore la notizia della scomparsa, dopo una rapidissima malattia, di monsignor Lucio Bonora, sacerdote trevigiano che ho avuto il piacere di conoscere nei miei anni alla presidenza della Provincia. Giurista preparato, arricchito nella preparazione dall’esperienza di parroco nei nostri paesi, aveva lasciato la Marca per importanti incarichi alla Segreteria di Stato della Santa Sede. In quegli uffici ha espresso tutto il valore della chiesa veneta fino alla recente nomina da parte di Papa Francesco a giudice del tribunale ecclesiastico della Città del Vaticano. Con lui il Veneto perde una figura di spessore come prelato, uomo di diritto e storico”.

Queste le parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, appresa la notizia della scomparsa di don Lucio Bonora, avvenuta oggi al policlinico Gemelli di Roma.

“Di don Lucio rimane una grande eredità, come storico ci ha lasciato una importante serie di scritti e ricerche che ripercorrono la tradizione cristiana della nostra terra, il ruolo della Chiesa veneta e quello di suoi grandi personaggi – prosegue il presidente Zaia -. Di grande valore le sue opere sul Beato Longhin e su Papa Pio X. Di quest’ultimo era talmente un cultore e un devoto che venne scelto dal Papa per accompagnare l’urna con il corpo nel recente percorso attraverso il Veneto; in quell’occasione, don Lucio, ha dimostrato una volta di più il grande attaccamento per la sua terra. In questo triste momento, esprimo la mia vicinanza al Vescovo di Treviso, alla Diocesi e a tutti i familiari. A lui invio un pensiero”.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Diocesi di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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