Nei prossimi giorni saranno ancora presenti deboli impulsi di perturbabilità sul territorio dell’Alta Marca Trevigiana, portando condizioni di cielo nuvoloso accompagnato da deboli precipitazioni sparse e intermittenti.
Da domani, giovedì 30 dicembre, è attesa l’entrata di un promontorio anticiclonico sull’Europa centro-occidentale che porterà tempo stabile e soleggiato con un aumento delle temperature in quota.
In pianura si farà sentire l’inversione termica accentuando la formazione di foschie e nebbie nei bassi strati, a tratti anche persistenti.
“Fine anno e inizio anno nuovo con un’anomalia di temperatura incredibile – afferma Riccardo Mazzocco di Meteo Basso Feltrino e Pedemontana Veneta – Rischiamo di toccare dei valori di temperatura alquanto elevati, specie in quota, mentre, almeno inizialmente una relativa inversione termica sottostante potrebbe limitare il riscaldamento nelle valli, sulla Pedemontana e su buona parte della pianura interna. Un probabile periodo contrassegnato da nebbie/foschie/nubi basse sotto i 400/600 m di quota anche se non omogeneamente diciamo, mentre il sole prevarrà al di sopra di tali quote”.
“Lo zero termico in libera atmosfera sembra salire fino alla soglia dei 3600/3800 m di quota sfiorando i 4000 m d’altezza – continua l’esperto – I settori più assolati vedranno una fusione della neve a vista d’occhio fino ai 2800/3000 m di quota con associata criticità legata all’elevato rischio Valanghe che si presenterà”.
Un’inversione di rotta, che arriva proprio con il nuovo anno e sembra spezzare quell’inverno rigido accompagnato da temperature vicine allo zero che si prospettava solo qualche settimana fa.
“Tutto questo – conclude Mazzocco – è legato al ricompattamento del Vortice Polare che non è mai stato così poco sviluppato e le relative onde planetarie così poco piegate verso le latitudini più meridionali. Una condizione di blocco che sembra perdurare, favorendo sia l’alta pressione atlantica sia quella subtropicale che in questo modo hanno facile accesso ed espansione verso l’Europa centrale e meridionale”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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