Cinque anni di reclusione a testa: è questa la sentenza di primo grado che il Tribunale di Treviso ha emesso nei confronti di un ventiquattrenne e di un trentenne che lo scorso giugno avrebbero picchiato e rapinato un operaio ventottenne di nazionalità ucraina.
Le indagini da parte della squadra mobile della Polizia di Stato, con la collaborazione della Polfer, avevano portato lo scorso ottobre all’arresto di un cittadino tunisino e un marocchino accusati di rapina aggravata e indebito utilizzo di carta di credito.
I due la sera del 22 giugno avrebbero aggredito e picchiato con calci e pugni l’operaio mentre stava percorrendo il sottopasso ferroviario della Stazione di Treviso in direzione di via Marco Polo. Una volta a terra gli erano stati rubati 200 euro in contanti, i documenti e una carta prepagata.
Oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, e alla descrizione fornita dal rapinato, fondamentali per le indagini sono stati anche i tentativi di pagamento che i due avrebbero fatto nei giorni seguenti in varie attività commerciali di Treviso.
In seguito al pestaggio, l’operaio venne ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso con varie fratture, soprattutto alle costole, che i sanitari avevano giudicato guaribili in oltre trenta giorni.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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