“Agricoltori custodi del territorio”: da Coldiretti, Zaia e Gal un plauso al disegno di legge

Gli agricoltori custodiscono il 55% del suolo nazionale, con una costante opera di manutenzione

Gli agricoltori custodiscono il 55% del suolo nazionale, con una costante opera di manutenzione che assicura la produzione alimentare e la tutela dei cittadini dal dissesto idrogeologico. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione del via libera definitivo del Senato al disegno di legge sul riconoscimento della figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio e sull’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura.

Un patrimonio del Paese messo però a rischio dalla cementificazione e dall’abbandono, con l’Italia che, secondo l’analisi della Coldiretti, ha perso quasi un terzo dei terreni agricoli nell’ultimo mezzo secolo e con la superficie agricola totale che si è ridotta ad appena 16,5 milioni di ettari. Il tutto, con effetti dirompenti sulla tenuta idrogeologica del territorio, sul deficit produttivo del Paese e sulla dipendenza agroalimentare dall’estero.

“L’agricoltura interessa più della metà della superficie nazionale e per questo l’Italia per difendere l’ambiente deve proteggere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne – ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini -. Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

E gli agricoltori rappresentano anche un argine alla perdita di biodiversità, in una situazione in cui dalle 8.000 varietà di frutta presenti lungo la Penisola – sottolinea Coldiretti – si è scesi a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate in pericolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. Lo dimostrano i Sigilli di Campagna Amica, la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata nel Belpaese, che ha consentito nuovi sbocchi commerciali creati dai mercati degli agricoltori e dalle fattorie di Campagna Amica attive in tutte le Regioni, realtà che hanno offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione.

“L’agricoltore, per la sua storia, la sua dedizione e anche la sua professionalità sempre più spiccata è una figura fondamentale per l’economia e l’alimentazione. E’ una gran bella cosa che da oggi questa nostra straordinaria figura di lavoratore agricolo sia formalmente riconosciuta dallo Stato anche come custode dell’ambiente e del territorio. Io, noi, in Veneto ne siamo convinti da sempre”.

E’ questo il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’approvazione definitiva in Senato del Ddl per l’istituzione della figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio.

“Un riconoscimento di grande valore sociale – aggiunge Zaia – che viene, tra l’altro, in un momento storico di grandi sfide per il mondo agricolo, al quale ho ripetutamente garantito il mio sostegno, convinto come sono che a ogni livello debba esserci un’attenzione particolare verso questi straordinari lavoratori”.

“Il ddl approvato – nota Zaia – contiene anche il sostegno a progetti concreti, coinvolgendo le Regioni e gli Enti Locali, per realizzare opere di manutenzione e protezione del paesaggio agrario. La Regione Veneto, che da sempre sostiene a spada tratta la valorizzazione dell’agricoltura produttiva, ma anche del paesaggio agrario, arrivando a ottenere il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco per le Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, si dichiara fin d’ora pronta alla massima collaborazione e a partecipare alla realizzazione di tali progetti”.

Anche il GAL Alta Marca condivide le posizioni della Regione Veneto sul riconoscimento: “La figura dell’agricoltore, per la sua storia, la sua dedizione e anche per la sua professionalità è fondamentale per la nostra economia e alimentazione, oltre ad essere anche custode dell’ambiente e del territorio”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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