Al microfono con Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno: le prossime sfide per il Veneto

Economia, impresa e innovazione ma anche i “Campionati del Mondo di Sci Alpino Cortina 2021” e le “Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026” sono soltanto alcuni degli scenari che vedranno impegnata la Camera di Commercio Treviso-Belluno-Dolomiti nei prossimi anni.

Al microfono di Qdpnews.it, Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno-Dolomiti, alla guida anche dell’Unioncamere del Veneto, che ha posto l’attenzione sulle sfide che vedranno la Regione Veneto protagonista nell’organizzazione di importanti eventi di assoluto respiro internazionale.

Il Veneto è la terza Regione italiana per export e la prima per flussi turistici. Nel primo trimestre del 2019, purtroppo, la crescita nel manifatturiero risulta dimezzata.

“Abbiamo perso un po’ di competitività come Regione – ha affermato il presidente Mario Pozza – per i problemi strutturali legati alla viabilità e ai trasporti delle merci che sono fermi. Il trasporto, al giorno d’oggi, è fondamentale per essere competitivi e l’Emilia-Romagna è in una situazione migliore della nostra perché si trova in una posizione strategica per tutta l’Italia. Ci sono dei settori che sentono di più la crisi mentre altri la sentono meno. Per esempio, in Emilia-Romagna il settore legato ai macchinari della sanità non conosce crisi. Però il Veneto, rispetto all’Emilia Romagna, ha molti più distretti: dallo sport system al mobile, dall’acciaio alla concia fino ad arrivare all’oro, tante possibilità in più per competere”.

“La 28esima Convention Mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero – prosegue il presidente Pozza -, che si terrà a Treviso lunedì 28 ottobre 2019, è un appuntamento importante perché le camere di commercio italiane all’estero sono costituite da imprenditori italiani che operano nei diversi Paesi stranieri. Se un imprenditore italiano vuole andare ad investire in altre nazioni può rivolgersi a queste strutture che sono dei punti di riferimento per i rapporti con le istituzioni locali, vista la conoscenza del tessuto economico dei vari contesti di riferimento. Grazie a questa convention, avremo tutto il mondo qui e ci saranno delle possibilità di aperture di mercato. Con i presidenti e i segretari generali delle camere di commercio sarà possibile dialogare e invito tutti gli imprenditori a cogliere questa opportunità che non ritornerà tanto presto”.

L’industria 4.0 è stata positiva – aggiunge il presidente Pozza – e chi ha investito in questo, integrando alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro creando nuovi modelli di business e aumentando la produttività e la qualità produttiva degli impianti, ha superato la crisi meglio delle altre imprese. Gli incentivi sono stati positivi e l’evoluzione dell’impresa che ha investito nel 4.0 ha portato a fare un salto di qualità e a competere con altre aziende europee. Sul versante del credito, invece, stiamo pensando a un progetto, che nascerà il prossimo anno, di aiuto alle imprese negli investimenti insieme alla Regione Veneto”.

“Pensando al riconoscimento Unesco – conclude Mario Pozza – il nostro territorio non è ancora pronto per affrontare al meglio questa sfida e bisogna iniziare a lavorare il prima possibile per prepararlo al meglio. Con la nascita dell’associazione e, poi, della fondazione, la camera di commercio avrà un proprio rappresentante per la gestione del Patrimonio Unesco. Noi, come Camera di Commercio Treviso-Belluno abbiamo un altro Patrimonio Unesco come quello delle Dolomiti che quest’anno hanno festeggiato i dieci anni. Dovremo fare sinergia tra i due patrimoni e tra le due fondazioni in modo tale da poter valorizzare al meglio questa opportunità che abbiamo avuto. Poi ci deve essere un lavoro di rete tra le istituzioni perché, per arrivare nelle nostre colline, ci dovranno essere tutti i servizi che gli utenti richiedono (autobus, alberghi, banda larga ecc ecc), non solo camera pulita e buon cibo. Per il discorso Prosecco, invece, le frizioni tra Doc e Docg richiedono una regia unica: dobbiamo assolutamente superare i vari consorzi. Deve esserci un consorzio unico con le specificità della Docg e della Doc in modo tale che ci sia anche la concentrazione delle risorse per poter investire nella promozione, nell’accoglienza e nei servizi che noi dobbiamo dare a chi viene a visitare il nostro territorio”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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