Al via il servizio di videointerpretariato in lingua dei segni. Benazzi: “Servizio più accessibile per utenti sordi”

Attivato, in tutto il territorio aziendale con modalità innovative, il progetto di video-interpretariato in lingua dei segni, volto a facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari delle persone sorde. La persona sorda che utilizza il servizio avvia una videochiamata con un interprete LIS che supporta la conversazione con il personale dell’Ulss 2.

Il servizio, operativo in via sperimentale nel territorio di Pieve di Soligo e in quello Trevigiano, viene ora riattivato in ambito provinciale con nuove innovative modalità grazie a un progetto regionale, cui l’Ulss 2 ha aderito. L’obiettivo è assicurare l’accesso ai servizi, garantendo la possibilità di comprendere in modo completo e corretto tutte le informazioni che il personale medico, infermieristico e socio-sanitario trasmette all’assistito.

Il servizio, sviluppato da Veasyt, spin off della ricerca dell’Università Cà Foscari di Venezia, è attivo tutti i giorni dalle 8 alle 18, festivi inclusi: vi si può accedere tramite computer, tablet o
smartphone dotati di webcam.

Questo strumento – sottolinea Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 – ci permetterà un ulteriore passo avanti sulla strada dell’umanizzazione dei servizi, abbattendo le barriere linguistiche: una risposta concreta di promozione dell’inclusione sociale”.

I cittadini che desiderano avere informazioni sul servizio di video-interpretariato dell’Ulss 2, possono scrivere all’ufficio relazioni con il pubblico urp.treviso@aulss2.veneto.it.

Per richiedere una visita/esame/colloquio è necessario compilare il form sul sito www.aulss2.veneto.it, indicando data e ora in cui è necessaria la presenza di un interprete Lis in videochiamata.

(Fonte : Ulss 2 Marca Trevigiana).
(Foto: web).

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