Stagione dei funghi al via, all’Ulss 2 controlli gratuiti e micologi a disposizione per ogni chiarimento

In coincidenza con l’inizio della stagione dei funghi l’Ulss 2 assicura, come ogni anno, il controllo sulla commestibilità dei funghi freschi raccolti dai privati. I controlli sono gratuiti, proseguiranno fino al termine della stagione di raccolta e vengono effettuati in tutti e tre i Distretti con i seguenti orari:

Distretto Treviso: servizio igiene alimenti e nutrizione, sede La Madonnina in via Castellana 2 a Treviso, ogni giorno dal lunedì al venerdì dalle 12.30 alle 13.00.

Distretto Pieve di Soligo: ufficio tecnici della prevenzione di Conegliano, via Manin 110 (presso ospedale De Gironcoli), dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle ore 9.30.

Al di fuori dei suddetti orari è comunque possibile richiedere, previo appuntamento telefonico con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, un controllo sui funghi raccolti.

I funghi da sottoporre a controllo micologico devono essere freschi, sani ed in buono stato di conservazione (non tarlati, ammuffiti, fermentati, fradici, eccessivamente maturi); interi (non recisi o tagliati, spezzettati, lavati, raschiati o comunque privi di parti essenziali per il riconoscimento); puliti da terriccio, foglie e/o altri corpi estranei.

Si ricorda inoltre che chi intende raccogliere funghi deve munirsi di titolo per la raccolta rilasciato dagli Enti preposti (es. Comunità Montane, Comuni, ecc.).

È fondamentale non fidarsi delle credenze popolari o di metodi empirici per valutare la tossicità dei funghi raccolti. L’unico metodo sicuro per l’identificazione delle specie commestibili è la classificazione sulla base delle loro caratteristiche, eseguita da personale appositamente formato.

La maggior parte delle intossicazioni è determinata da funghi velenosi raccolti da persone inesperte ma, anche, da funghi generalmente commestibili, raccolti in luoghi inidonei o cucinati in modo non appropriato.

È dunque opportuno sottoporre a controllo micologico tutti i funghi freschi raccolti, prima di consumarli, in modo da avere la certezza che si tratti di specie commestibili. Si ricorda inoltre che tutti i funghi vanno consumati ben cotti, poiché crudi sono scarsamente digeribili, se non addirittura tossici.

Il comune “chiodino” (Armillaria mellea), il fungo più raccolto nella zona pedemontana, è notoriamente tossico da crudo e diventa commestibile da cotto: richiede pertanto una prebollitura di almeno 15-20 minuti, l’eliminazione dell’acqua, e la successiva cottura definitiva. In caso di comparsa di sintomi associabili al consumo da funghi, anche se mangiati giorni prima, ci si deve recare, al più presto, al Pronto Soccorso.

(Fonte: Ulss2).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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