Alla cena dei Loris trentatré tra uomini e donne, accomunati solo dal nome: è già la nona edizione

Per chi si chiama Marco, Luca, Anna o Giulia sarebbe forse complicato organizzare un raduno, ma per chi porta un nome meno diffuso questa è un’idea che può dar vita a solide amicizie attraverso incontri casuali: come per ben trentatré Loris, che per la nona volta si sono incontrati a Pederobba, all’agriturismo Santa Fosca, in occasione della ormai consolidata “cena dei Loris”. L’idea è nata nel 2012 a Cavaso del Tomba, con la partecipazione di undici persone che in comune avevano semplicemente il fatto di chiamarsi Loris.

Col tempo, anche i Loris di altri comuni più distanti, sapendo per passaparola dell’iniziativa, hanno voluto partecipare, fino a triplicare il numero delle presenze. Alla scorsa cena, per esempio, alcuni sono venuti da Rosà, da Treviso, da Busche e da Spresiano, accomunati con gli altri soltanto attraverso il proprio nome. Tra i Loris ci sono anche tre donne: in alcuni casi è stato usato anche come nome femminile, così come lo è stato all’estero.

Il genitivo che traspare all’interno del nome Loris deriverebbe dal latino “di Laurento”, ovvero un’abitante di uno dei centri preromani più antichi in Lazio, anche chiamata “città dell’alloro”. L’onomastico, per i Loris, è il 10 agosto (essendo una variante di Lorenzo) oppure l’8 ottobre.

“Nessun esibizionismo – affermano durante la cena, – solo un momento conviviale tra persone che vogliono passare una serata all’anno in compagnia. Condividiamo lo stesso nome, che non è dei più conosciuti, motivo in più per essere così in tanti. E siamo pronti ad accettarne altri per il prossimo anno, certo”.

 A proposito, indovinate a che nome era la prenotazione?

(Foto: i Loris).
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