È stata aperta questa mattina, a Roma, all’interno della caserma Maurizio Giglio, sede del Reparto volanti della Questura capitolina, la camera ardente per dare l’ultimo saluto ad Amar Kudin.
L’agente scelto della Polizia di Stato, in servizio al commissariato “Primavalle”, è deceduto lo scorso 18 novembre in un tragico incidente d’auto mentre stava accompagnando in ufficio, per l’identificazione, un uomo fermato con arnesi da scasso.
A manifestare la vicinanza del Ministero dell’Interno e della Polizia di Stato alla famiglia di Amar, giunta da Treviso accompagnata dal questore Alessandra Simone e accolta dal questore di Roma Roberto Massucci, sono stati il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il capo della Polizia Vittorio Pisani.
Nel corso dell’intera mattinata sono stati tantissimi i colleghi, amici ed ex compagni di squadra di Amar, che per otto anni è stato un atleta di rugby per il gruppo sportivo Fiamme oro della Polizia di Stato, arrivati per salutarlo un’ultima volta.
A riscontro del forte legame tra la Polizia di Stato e la cittadinanza locale, hanno partecipato, commossi, anche centinaia di cittadini, che sin dalle prime ore del mattino sono giunti all’esterno del Reparto volanti.
Le sirene delle “Pantere” hanno risuonato nel piazzale della caserma per accompagnare il passaggio della salma del giovane poliziotto, che insieme ai familiari raggiungerà, in giornata, la Marca.
Una camera ardente verrà allestita, domani, anche nella Marca alla casa funeraria Ivan Trevisin, dalle 8.30 alle 18, dove è previsto anche il Picchetto d’onore degli agenti della Questura di Treviso. Sabato alle 10.30 l’ultimo saluto nello stadio del rugby di Paese.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Polizia di Stato-V.Giannetti)
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