Ancora femminicidi, “presidio arrabbiato” di “Non una di meno” in centro città: “Il dolore non basta più”

Un momento della manifestazione di ieri sera

“Unite nella rabbia, unite nella lotta. Per Sara e Ilaria, per tutte”: ecco la frase riportata sullo striscione portato in piazzetta Aldo Moro, nel centro di Treviso, dal coordinamento “Non una di meno” ieri venerdì sera.

In un “presidio arrabbiato”, a manifestare il loro sdegno e la loro preoccupazione per i femminicidi degli scorsi giorni in Italia sono state numerose persone, le quali si sono alternate al microfono sottolineando nei loro discorsi la necessità di giustizia e misure preventive concrete per evitare in ogni modo che quanto accaduto a Sara Campanella e Ilaria Sula – solo per rimanere alla strettissima attualità – si possa ripetere. “Il dolore non basta più – è stato detto e scritto – serve la rabbia, serve la lotta, serve la voce di tuttə”.

Momento particolarmente significativo della manifestazione è stato il “momento di rumore”, in cui ogni persona presente ha fatto suonare le chiavi di casa, dell’auto, battuto i piedi o le mani per poter così rappresentare “il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce”.

Questa è stata solo una delle proteste che hanno animato il Paese negli ultimi giorni, durante i quali anche il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto annunciando che sono state aggiunte nuove Linee Guida per l’Educazione civica nel tentativo di educare, in modo più efficace, al rispetto.

Come affermato da Valditara, per la prima volta “è stato inserito come specifico obiettivo di apprendimento, che deve innervare tutti i curricula, l’educazione al rispetto verso le donne”.  Tramite questa nuova misura, il ministro invita tutte le diverse parti coinvolte nell’educazione dei giovani a “collaborare per poter porre fine alla discriminazione e alla violenza contro le donne, sviluppare la cultura del rispetto verso ogni persona, contrastare ogni forma di violenza, bullismo e discriminazione verso qualsiasi essere umano e favorire il superamento di ogni pregiudizio”.

(Autrice: Caterina Mossenta)
(Foto: Caterina Mossenta)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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