Apicalità nella sanità, l’Ulss 2: “Restiamo attrattivi e rallenta la corsa dei medici al privato. I dermatologi? Introvabili”

“La problematica sulla mancanza dei medici ha radici nel passato e noi stiamo lavorando assiduamente per calmierarla”: questa la premessa del direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana Francesco Benazzi, che questa mattina ha fatto il punto con la stampa sul delta incolmabile tra assunzioni e pensionamenti, ma anche sulle iniziative in atto per risolverlo (in parte).

“Abbiamo voluto riproporre una cronistoria per far comprendere perché manchino ancora i medici nella nostra Ulss” spiega, anticipando che l’Italia, con tutti i suoi innegabili problemi attuali, è comunque la prima in Europa per rapporto medico/pazienti. 

Le cause della sofferenza di medici oggi, specie in posizioni apicali e in determinate aree specialistiche, sarebbero riconducibili all’epoca del Patto di Stabilità con l’UE, tra il 2010 e il 2019, ovvero quando le Regioni, pur necessitandone, erano impossibilitate ad assumere oltre la soglia imposta dal commissario per la spesa pubblica (MEF). Quando poi nel 2019 questo limite venne rimosso con una misura straordinaria dovuta al Covid, i medici non c’erano più e anzi un’intera generazione di professionisti (dal 1953 al 1957) era prossima alla pensione.

“Stiamo lavorando per far sì che entro la fine del 2024 sia possibile colmare questi vuoti, assumendo quanti più medici possibile. Anche in questi anni abbiamo tentato di prendere quanto possibile, tentando di rendere attrattivo il nostro polo. Abbiamo lavorato molto sul clima organizzativo perché crediamo ai nostri operatori: sappiamo che sono stanchi e per questo cerchiamo di dare loro nuove opportunità di welfare aziendale”.

Tra queste soluzioni, Benazzi ha parlato di portare l’asilo all’interno della struttura della Cittadella, attualmente convenzionato invece in una struttura a breve distanza, per agevolare i genitori. Inoltre ha parlato di mettere a disposizione degli infermieri che ne necessitano una locazione, in accordo con il Comune di Treviso, con una trentina di appartamenti. Attualmente l’Ulss 2 provvede già a trovare locazioni, ma anche a impiegare referenti che controllino lo stato di benessere nei reparti: è attivo anche lo sportello di supporto psicologico (sono frequenti le aggressioni verbali e fisiche agli infermieri).

Assieme a questo, l’Ulss 2 ha pubblicato una lista di 59 nuovi primari nei vari distretti e alla Cittadella: “Questa può essere considerata una premialità per i medici: e con la stessa filosofia abbiamo creato 104 unità operative semplici e 23 dipartimentali. Stiamo facendo dei corsi di formazione per crescere gli operatori: hanno coinvolto finora 27 mila persone del comparto”.

Il direttore sanitario Stefano Formentini ha commentato: “Cerchiamo di essere molto veloci nel fare le sostituzioni, specie per quanto riguarda le apicalità. Prossimamente sarà il turno di Ostetricia a Montebelluna, Farmacia a Treviso, Neurologia a Castelfranco Veneto, il Pronto Soccorso di Conegliano e molti altri. “Ma è importante dire che 32 ex dipendenti dell’Ulss 2 di Treviso sono diventati primari in altri dipartimenti: questo per dimostrare la professionalità raggiunta.

Anche per gli infermieri, il turnover previsto sarà a fine 2024: esaurita la graduatoria, ogni anno sono stati assunti un numero superiore di infermieri, ma al concorso si è presentato quasi un decimo degli iscritti degli anni precedenti. Attualmente l’Ulss 2 sta lavorando per intercettare nuovi medici in un paniere che conta quasi 120 professionisti, anche dall’estero: le figure più cercate sono medici di Pronto Soccorso, radiologi, ginecologi, pediatri e psichiatri. Introvabili i dermatologi: “Penseremo a nuove tecniche di telemedicina attraverso immagini inviate dai medici di base”.

La corsa al privato da parte dei medici invece, secondo l’Ulss 2, sarebbe rallentata gradualmente: nella Marca oggi il privato conta il 13%. “Per le liste d’attesa, stiamo recuperando velocemente. A fine di quest’anno, per esempio, contiamo di azzerare le radiologie galleggianti”. Per i medici di famiglia, secondo le previsioni dell’Ulss 2, la sofferenza si prolungherà leggermente: si parla della fine del 2025.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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