Apnee ostruttive del sonno, a Treviso parte il corso nazionale dell’Ulss2 dal 9 al 12 settembre

“La gestione multidisciplinare e multiprofessionale dell’Osas in età adulta”: questo è il titolo del corso nazionale dedicato alla sindrome delle apnee ostruttive (Osas).

L’evento, organizzato dal Centro Studi della Società Italiana di Pneumologia (Sip), è in programma al Bhr hotel di Treviso dal 9 al 12 settembre e vedrà coinvolti numerosi specialisti dell’Ulss 2.

La scelta di Treviso come sede del Corso, giunto alla quarta edizione, è legata al fatto che le Pneumologie dell’Ulss 2 ormai da anni si occupano e hanno acquisito competenze in materia di Osas.

Obiettivo del corso, rivolto a vari operatori (odontoiatri, tecnici di neurofisiopatologia, fisioterapisti, infermieri etc), è quello di facilitare il dialogo tra le varie figure e fornire loro gli strumenti culturali da utilizzare per la creazione di una rete di conoscenze ed esperienze da condividere a vantaggio della persona malata di Osas.

La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è una malattia cronica che colpisce oltre il 20% della popolazione adulta con rilevanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche.

Recenti stime epidemiologiche indicano che nel mondo sono circa 900 milioni gli adulti malati di Osas dei quali circa 7 milioni in Italia. La sua diffusione nell’adulto è tale che circa 1 donna su 4 e 1 uomo su 2 ne soffrono in modo severo tanto da dover ricorrere a terapia; circa l’80% delle persone non sa di avere l’Osas pur sapendo di russare.

Per contrastare le problematiche derivanti dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno, di interesse per il singolo individuo e per la popolazione in generale, il Ministero della Salute ha pubblicato un documento di indirizzo per la prevenzione e la diagnosi precoce dell’Osas e quello dei tasporti ha prodotto specifiche normative in materia di idoneità psico-fisica alla guida.

Tuttavia, sia nella popolazione che tra gli operatori sanitari, è ancora del tutto inadeguata la consapevolezza che l’Osas può essere diagnosticata precocemente e curata con beneficio sia per la persona che per la comunità.

L’approccio alla persona con Osas deve avvalersi del contribuito di diversi specialisti in ambito medico, tutti chiamati a contribuire alla realizzazione di un modello di gestione integrata e condivisa dell’Osas il cui fine è rendere la persona che ne è affetta “libera” di mantenere e sviluppare le proprie relazioni familiari, sociali e lavorative.

Per ulteriori informazioni sul corso consultare il link.

(Fonte: Ulss2 Marca Trevigiana).
(Foto: web).
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