Appello dei sindaci a Draghi per restare al governo. Firmano Bonesso e Barazza, Chies si smarca: “Serve un’azione unitaria, no strumentalizzazioni”

Nell’elenco di sindaci che hanno firmato l’appello al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi a restare alla guida del governo italiano figurano anche alcuni sindaci della Marca.

Tra questi i primi cittadini di Trevignano e Cappella Maggiore, Franco Bonesso e Mariarosa Barazza, mentre il sindaco di Conegliano, Fabio Chies, ha ritirato la firma.

“In questo momento serve un’azione unitaria e non abbiamo bisogno di strumentalizzazioni – commenta il sindaco della Città del Cima – Se l’appello fosse venuto dall’Anci lo avrei firmato, ma tutto è partito da una chat di sindaci. Per me, e con questo esprimo anche il pensiero del mio partito, la figura del presidente Draghi è indispensabile per la sua caratura internazionale e per l’autorevolezza che da più parti gli riconoscono”.

“Non va trascurata la partita del Pnrr che è ancora sul tavolo – conclude – Per Conegliano si è passati da 4 milioni e mezzo a 21 milioni grazie a questi fondi. Non vorrei che tutto lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale e dai tecnici del mio Comune per reperire queste risorse andasse in fumo per alcune scelte scellerate. In questo frangente abbiamo bisogno di tutto tranne che dell’instabilità: non si può giocare sulla pelle degli italiani”.

“Credo sia un sentimento abbastanza comune quello rivolto alla conferma di Draghi al governo – aggiunge il sindaco di Trevignano – L’ultima cosa a cui pensare è cambiare l’attuale presidente in un momento in cui siamo in una situazione estremamente complicata. A marzo finirà la legislatura e quello che sta succedendo è realmente incomprensibile. Andare a votare a settembre, con questo clima di incertezza, non sarebbe la soluzione migliore”.

“Con la firma all’appello per chiedere al presidente di rimanere al suo posto – conclude – ho espresso il sentimento mio e del gruppo che rappresento. I cittadini in generale non capiscono perché si vada a cambiare il governo in questo frangente delicatissimo. Sarebbe da irresponsabili perché difficilmente troveremo una persona migliore di Draghi”.

“Questa è una fase molto delicata per il nostro Paese – afferma il sindaco Barazza – Con tutti i problemi che abbiamo, dal costo delle materie prime agli aumenti delle bollette senza dimenticare la pandemia che non è ancora finita, mi pare sia il momento meno indicato per una campagna elettorale. I Comuni vivono in prima linea queste criticità e noi sindaci dobbiamo misurarci ogni giorno con questo scenario drammatico. Questo, invece, dovrebbe essere il momento di portare avanti e di chiudere tutte le azioni di governo necessarie ad aiutare i cittadini a far fronte a questa situazione“.

“Dobbiamo usufruire delle risorse che arrivano dal Pnrr per il quale ci sono ancora dei bandi che devono uscire – conclude – Senza un governo diventerebbe difficile lavorare su questi aspetti. Ora sarebbe incomprensibile una crisi di governo: che senso avrebbe andare prima alle elezioni se la scadenza naturale della legislatura sarà tra pochi mesi? L’appello per chiedere al presidente Draghi di restare al suo posto è stato firmato bipartisan: l’obiettivo è quello di arrivare ad oltre 2000 firme entro mercoledì. Voglio sottolineare che, oltre ai sindaci, questo appello è sentito anche da molti imprenditori e associazioni. Siamo in una situazione che va governata e ora non abbiamo certamente bisogno di una campagna elettorale anticipata“.

Di seguito il testo della lettera-appello firmata da circa 1000 sindaci italiani:

“Con incredulità e preoccupazione assistiamo alla conclamazione della crisi di Governo generata da comportamenti irresponsabili di una parte della maggioranza. Le nostre città, chiamate dopo la pandemia e con la guerra in corso ad uno sforzo inedito per il rilancio economico, la realizzazione delle opere pubbliche indispensabili e la gestione dell’emergenza sociale, non possono permettersi oggi una crisi che significa immobilismo e divisione laddove ora servono azione, credibilità, serietà”.

“Il Presidente Mario Draghi ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale. Draghi ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio. Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buone ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo”.

“Allo stesso modo chiediamo con forza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento, che hanno dato vita alla maggioranza di questo ultimo anno e mezzo, di pensare al bene comune e di anteporre l’interesse del Paese ai propri problemi interni. Queste forze, nel reciproco rispetto, hanno il dovere di portare in fondo il lavoro iniziato in un momento cruciale per la vita delle famiglie e delle imprese italiane. Se non dovessero farlo si prenderebbero una responsabilità storica davanti all’Italia e all’Europa e davanti alle future generazioni. Ora più che mai abbiamo bisogno di stabilità, certezze e coerenza per continuare la trasformazione delle nostre città perché, senza la rinascita di queste, non rinascerà neanche l’Italia”.

Sull’onda delle manifestazioni di Milano, Roma, Bologna, Torino, Vicenza e molte altre città e del documento congiunto dei mille sindaci che chiedono al premier di restare, domani martedì 19 luglio anche a Treviso ci sarà il sit-in “Avanti con Draghi”, dalle 19.00 da Piazza Borsa.

Nata da un’idea del Comitato Treviso Nord di Italia Viva, la manifestazione sarà totalmente apartitica e vedrà il coinvolgimento di associazioni di categoria, rappresentanti di tutti i partiti, ma soprattutto di cittadini che vogliono far sentire la propria solidarietà a Mario Draghi e che già da giorni la stanno manifestando sui social.

“Abbiamo ritenuto importante che anche Treviso facesse sentire la sua vicinanza a Mario Draghi – dice l’avvocato Alessandra Nava, coordinatrice del Comitato Treviso Nord Italia Viva che ha ispirato il corteo –. Non è pensabile perdere la figura più autorevole che l’Italia abbia in questo momento, anche a livello internazionale, per piccole baruffe di palazzo. In questo momento l’Italia ha bisogno di unità e compattezza, e di serietà e competenza, che Draghi ci garantisce. Sia il mondo imprenditoriale che la società civile stanno dimostrando, al di là dell’appartenenza politica di ciascuno, che c’è una precisa volontà di fare tutto il possibile perché Draghi resti al suo posto. Aspettiamo tutti i cittadini che vorranno manifestare con noi: sarà anche possibile in quella sede sottoscrivere un appello al premier”.

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