Appello del gruppo anziani e pensionati di Confartigianato: “Proteggiamo gli anziani da Covid, truffe e solitudine”

“Sono circa 200 mila le persone che in provincia di Treviso hanno più di 65 anni, oltre il 22% del totale. Un numero elevatissimo di uomini e donne che in questo periodo oltre a difendersi dal virus è costretto a prendere le distanze anche dal telefono, lo strumento che assicura e salvaguarda la socialità”.

E’ l’appello lanciato da Fiorenzo Pastro, presidente gruppo Anap, il quale prosegue: “Purtroppo gli anziani sono diventati bersaglio facile di gente senza scrupoli che li contatta cercando di spillare soldi ricorrendo a racconti intrisi di drammaticità che spaziano dai figli morenti bisognosi di cure, a cari che li ricattano se non anticipano ingenti somme di denaro e chi più ne ha più ne metta“.

Nel 2018 – in base all’indagine dell’Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto – sono state 2.469 le denunce di furti, rapine e truffe a danno di anziani, un dato equivalente rispetto all’anno precedente. Nello specifico i furti sono diminuiti (-1,7%), mentre sono aumentare le rapine (da 38 a 40) e le truffe (da 244 a 320).

“L’appello che rivolgo loro, richiamando anche le numerose campagne promosse dal gruppo Anap contro truffe, rapine promosse in collaborazione con le istituzioni tra le “Più sicuri insieme”, è non assecondare alcuna di queste richieste – continua Pastro – perché dietro a queste storie ci sono solamente affamati di denaro che fanno leva sulla sensibilità e sulla vulnerabilità del prossimo, accentuata da una forzata solitudine, per fini biechi . L’invito è di fronte a situazioni dubbie di contattare le forze dell’ordine e segnalare l’accaduto“.

“Spiace constatare – precisa Vendemiano Sartor, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – che al peggio non c’è fine e che non si tengano in debita considerazione i danni che la solitudine sta generando nella popolazione. Solitudine che pesa in molti casi più di un dolore somatico. Il vivere soli è un pesante fattore di rischio di mortalità nell’anziano. E’ una delle grandi povertà della persona non più giovane assieme a quella economica”.

“Le limitate relazioni condizionano pesantemente la qualità della vita dato che la maggior parte delle persone dipende dagli altri e soffre per l’impossibilità di ascoltare e di parlare – prosegue Sartor -. Non dimentichiamo che a casa l’anziano è a rischio di malnutrizione, di cadute, di derive come ad esempio quella dell’alcolismo, di scorretta assunzione dei farmaci a cui in questo tempo complesso si sommano anche truffatori. Non si accentui la percezione di insicurezza che alimenta il disagio psicologico”.

“L’Anap, Gruppo Anziani e pensionati di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana – precisa Pastro – invita ciascuno a fare la propria parte per far sapere ai nostri anziani, ai nostri nonni, che, in caso di necessità, possono sempre contare su qualcuno. Insieme possiamo fare la differenza e sconfiggere l’altra grande malattia del nostro tempo, appunto la solitudine, che in questo periodo di distanziamento fisico rischia di diventare una trappola insidiosa”.

“Figli, nipoti, familiari e vicini di casa stiamo accanto ai nostri anziani, in particolare a quelli soli o che vivono situazioni di fragilità perché sono stati malati o hanno subito un dolore – conclude Patro -. Hanno bisogno di sentire la comunità vicina”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Confartigianato Imprese Marca Trevigiana).
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