Il valore e la civiltà di una società si misurano anche dal trattamento che si riserva al culto dei morti.
Da questa riflessione scaturisce la richiesta della Federazione Regionale Islamica del Veneto, associazione rappresentativa che raccoglie circa 57 centri islamici in tutta la Regione Veneto, di inviare una lettera al governatore Luca Zaia per chiedere un impegno concreto per la realizzazione di un cimitero islamico nella nostra regione.
Un problema molto sentito, quello della sepoltura di fedeli musulmani, che preoccupa da tempo le tante realtà islamiche, costituendo anche un ostacolo non indifferente alla piena integrazione dei cittadini di fede islamica.
Integrazione cercata con forza dalla Federazione Regionale Islamica del Veneto, protagonista di alcuni eventi sul dialogo interreligioso e con le comunità cristiane per costruire una società più inclusiva.
“Ad oggi – si legge nella lettera firmata da Ait Alla Lhoussaine, presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto -, al momento della morte di un cittadino islamico, spesso la salma viene inviata nel paese d’origine per la sepoltura in uno specifico cimitero islamico. Tale procedimento comporta notevoli spese per la famiglia, oltre alle problematiche di natura burocratica”.
“Sarebbe intenzione della Federazione – conclude -, ove possibile, realizzare un cimitero islamico nella Regione Veneto, per poter risolvere il problema di migliaia di cittadini musulmani che risiedono in questo territorio. La Federazione sarebbe disponibile a contribuire alle spese sia per la realizzazione che per la gestione del cimitero. Spero che questo progetto possa essere preso in considerazione dalla Regione Veneto che lei – governatore Zaia, ndr – rappresenta, ricevendo il suo supporto”.
Ora in molti attendono la risposta del presidente Luca Zaia in merito a questo argomento delicato che in Italia è stato spesso sottovalutato.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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