Assegnazione di alloggi popolari, perquisizioni da parte dei Carabinieri: 30 indagati per i reati di corruzione e abuso d’ufficio

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Treviso hanno dato esecuzione, negli uffici Servizio Casa e Sportello Unico Edilizia del Comune di Treviso, in un’agenzia immobiliare del Capoluogo e in svariate abitazioni private della città e di altre località, a decreti di perquisizione locale e personale e di sequestro emessi dalla Procura della Repubblica di Treviso nei confronti di 30 persone, molti dei quali di etnìa Rom, nei cui confronti sono stati acquisiti indizi di colpevolezza che li fanno ritenere, a vario titolo e in concorso tra loro, presunti responsabili dei reati di corruzione e abuso d’ufficio.

Le investigazioni dei militari dell’Arma riguardano, in particolare, l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica nella città di Treviso e proseguiranno nei prossimi giorni, sotto la direzione della citata Autorità Giudiziaria, al fine di raccogliere ulteriori riscontri rispetto alle ipotesi di reato menzionate.

Non risultano indagati, allo stato, soggetti che rivestono cariche amministrative di carattere elettivo.

“In merito alle perquisizioni effettuate negli uffici comunali da parte del Nucleo Investigativo Carabinieri nell’ambito di un’indagine, – afferma il sindaco Mario Conte – come abbiamo appreso dagli organi di stampa, riguardante l’edilizia residenziale pubblica, l’Amministrazione garantisce la massima collaborazione con le Autorità inquirenti ferma restando la fiducia sull’operato di funzionari e dipendenti del Comune di Treviso. Auspichiamo che le indagini facciano presto chiarezza sulla vicenda, della quale non conosciamo ovviamente i dettagli e che non vede alcun amministratore coinvolto. Da parte nostra ci sono la massima stima e la fiducia nei confronti della Magistratura”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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