Mobilità di Marca ha comunicato di aver proceduto alla sospensione cautelativa dal servizio con effetto immediato nei confronti del conducente sottoposto a misura di arresto dopo esser stato accusato di violenza sessuale su minori (qui l’articolo), a seguito dell’inchiesta in corso da parte della Procura della Repubblica di Treviso.
“Indipendentemente dai tempi e dall’esito dell’inchiesta, i nostri uffici hanno già provveduto ad avviare il procedimento disciplinare di legge nei confronti del dipendente. Pertanto – annuncia il Presidente Mom, Giacomo Colladon – con effetto immediato e fino alla conclusione del procedimento stesso, il conducente sarà sospeso da ogni servizio. La nostra azienda non può assolutamente permettere che il dipendente continui a lavorare o a recarsi sul posto di lavoro, nemmeno con mansioni alternative“.
Il lavoratore aveva richiesto, nei giorni scorsi, un periodo di ferie, non comunicando, tuttavia, al datore di lavoro i motivi reali dell’assenza dovuti al provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti: “Una grave condotta omissiva che già da sola fa venir meno il rapporto fiduciario tra lavoratore e Azienda” aggiunge il Presidente.
“Come Presidente di Mom – precisa – in questo momento mi preme trasmettere un messaggio forte e netto affinché non sia incrinata la fiducia riposta nella nostra società da tante famiglie che ogni giorno si affidano ai nostri servizi per il trasporto dei propri figli. Dobbiamo garantire serenità all’utenza oltre che ai nostri stessi lavoratori, profondamente turbati dalle notizie apparse sulla stampa. Pertanto, vogliamo far sapere che Mom non è rimasta ad aspettare, ma ha proceduto già nella maniera più grave consentita dalla legge. Se c’è una “mela marcia” va isolata subito“.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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