Autotrasporti in crisi, “Avviamo un confronto con istituzioni e mondo politico per il rilancio del settore”

Confartigianato Imprese del Veneto, oggi, sabato 11 maggio, all’auditorium Fondazione Cassamarca a Treviso, chiama a raccolta gli autotrasportatori del Veneto per una giornata di confronto con istituzioni e mondo politico per il rilancio del settore. Si partirà dal Manifesto di esigenze e proposte redatto a seguito degli Stati Generali di giugno 2018 per rilanciare il settore dell’autotrasporto artigiano italiano affinché possa svilupparsi ed essere sempre competitivo.

“Siamo un asset fondamentale dell’economia regionale: 14 mila 395 addetti solo nell’artigianato (7.956 imprenditori e 6.439 dipendenti di cui 2.860 trevigiani ripartiti equamente tra imprenditori e dipendenti) che garantiscono la vita quotidiana di milioni di cittadini. 20 mila mezzi che, se li mettessimo in fila farebbero una colonna di 272 chilometri, tanti da coprire la distanza da Mestre al centro di Milano. Un comparto in forte tensione: -1.299 aziende in soli 5 anni, di cui 237 trevigiane (dal 2013 al 2018) -15,2%. Solo nel corso del 2018 le aziende sono calate del -4,0% (-267 venete di cui 52 trevigiane), in grado di garantire comunque occupazione. Siamo un sistema articolato che deve fare fronte a una crescente complessità di regole, evoluzioni economiche e strutturali e non abbiamo più tempo da perdere. I numeri sono inesorabili”. Questi i dati riferiti da Danilo Vendrame (nella foto), presidente provinciale autotrasporto merci di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.

“Abbiamo raccolto in una pubblicazione che sarà distribuita nel corso dell’evento – spiega Nazzareno Ortoncelli, leader Veneto di Confartigianato Trasporti – il grande lavoro svolto nel corso dei nostri “Stati Generali”, da 80 imprenditori e dirigenti veneti della categoria. Dossier nel quale elenchiamo le esigenze indifferibili per ambito di intervento (infrastrutture e sicurezza, tributario e fiscale, intermodalità e logistica, giuridico legale, tecnico normativo e contrattuale).

Queste le richieste della categoria: più sicurezza nelle infrastrutture, più infrastrutture adeguate alle esigenze di domani, più aree di sosta specifiche per mezzi pesanti, più manutenzione delle strade e dei ponti, più garanzia sull’esigibilità dei crediti, più rispetto delle regole, più controllo sul cabotaggio selvaggio, più deroghe nazionali ai tempi di guida e di riposo, e al tempo stesso meno trasporto abusivo, meno burocrazia, meno divieti di transito nazionali e internazionali, meno divieti di transito locali. E ancora la reintroduzione dei costi minimi e l’armonizzazione delle procedure amministrative di settore.

Sono due i forum, uno tecnico ed uno politico, previsti nel corso dell’evento per dibattere le idee, le proposte e le iniziative per lo sviluppo e la competitività del settore. Al primo parteciperanno: Elisa De Berti, assessore regionale ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti; Cinzia Ricciardi, Compartimento Polizia Stradale Veneto, Alberto Brentegani, Autostrada Brescia Padova, A4 Holding, Amedeo Genedani, presidente nazionale Confartigianato Trasporti; Luigi Olivieri, Autostrada del Brennero Spa; Franco Fenoglio, presidente Scania Group Italia; Paolo Malaguti, Studio Legale Malaguti & Partners; Claudio Carrano, Infogestweb srl. Conduttore del forum: Sergio Lo Monte, segretario Nazionale Confartigianato Trasporti.

Il secondo forum vedrà il giornalista Fabrizio Stelluto intervistare: David Borrelli, Parlamento Europeo; Elisa De Berti, assessore regionale ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti; Isabella De Monte, Parlamento Europeo, e Remo Sernagiotto, Parlamento Europeo.

“Si fa presto a chiamarci padroncini – concludono i presidenti Vendrame e Ortoncelli – ma è grazie alla rete capillare di 14mila addetti dell’autotrasporto che si assicura la mobilità delle merci per le imprese e i cittadini. Ricordiamo che una sola settimana di paralisi dell’autotrasporto in Brasile lo scorso anno, ha portato quasi alla fame la popolazione e causato una riduzione di entrate fiscali stimata in 1 miliardo di dollari. Siamo in strada 9 ore al giorno, con soste obbligate, con il cronotachigrafo che ci controlla ogni respiro, automobilisti che ci insultano. Negli ultimi mesi abbiamo subito un aumento di oltre il 20% del prezzo del gasolio che ha fatto saltare tutti i bilanci di previsione e messo in grave difficoltà il settore. La spesa per il carburante rappresenta una delle principali componenti del costo del trasporto e se non si arriva a una riduzione degli attuali prezzi le imprese chiuderanno o dovranno aumentare le tariffe. Strada purtroppo non percorribile, in questo momento, dalla maggior parte delle imprese.

(Fonte e foto: Confartigianato Imprese Marca Trevigiana).
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