“Autovelox non omologati”: dopo la denuncia, il prefetto risponde alle accuse

Il prefetto di Treviso Angelo Sidoti

Da sempre gli autovelox sono apparecchi che fanno discutere, soprattutto in questo periodo: è notizia di questi giorni la denuncia presentata da Altvelox (Associazione tutela utenti strada), realtà che ha querelato il sindaco e il comandante della Polizia locale di Riese Pio X, Ombretta Basso e Davide Bertoncello, assieme al prefetto di Treviso Angelo Sidoti.

Intervista al prefetto Sidoti/1

Querelati perché, a detta dell’associazione, l’autovelox posizionato in via Kennedy a Riese Pio X (colpito da Fleximan nei mesi scorsi e ripristinato a febbraio) non sarebbe omologato.

“Gli autovelox sono degli apparecchi utili a uno scopo preventivo – la premessa fatta dal prefetto Sidoti, a margine della presentazione del bilancio semestrale sui sinistri stradali -. Gli aspetti all’autorizzazione e all’omologazione sono in questo momento all’attenzione del Governo, perché venga risolta la situazione”.

“Ognuno risponde alla propria coscienza: io con la mia faccio i conti tutti i giorni e non mi ritrovo in deficit” ha aggiunto.

Sidoti ha poi spiegato che la Prefettura, dopo un’istruttoria condotta insieme ad altri organi (Polizia stradale ed ente proprietario della strada), autorizza il tratto viabilistico su cui possono essere installati gli apparecchi, e non gli stessi autovelox.

Intervista al prefetto Sidoti/2

Attualmente sono 6 i tratti, in altrettanti Comuni della provincia, ad aver ricevuto l’autorizzazione: di questi, due sono funzionanti (tangenziale e via Kennedy a Riese Pio X), mentre gli altri quattro al momento non hanno ancora visto la collocazione di autovelox.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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