Un bagno di folla, di calore e affetto ha accompagnato il corteo degli staffettisti alpini ieri pomeriggio, sabato 30 ottobre, in centro a Treviso. Passo fiero e penna nera in testa, hanno percorso le strade circondati dagli applausi e dai sorrisi di migliaia di persone.
È così che l’Ana di Treviso ha deciso di festeggiare il centesimo anniversario della fondazione della sezione: una grande festa in tutta la provincia, iniziata venerdì, partita dai cinque sacrari della Marca, e che si concluderà domani in piazza della Vittoria, dopo la sfilata delle penne nere guidate dal presidente provinciale Marco Piovesan. La città ha risposto come sempre con un enorme abbraccio.
Nel pomeriggio in piazza della Vittoria le istituzioni riunite hanno accolto il corteo, giunto per il saluto alla bandiera e l’omaggio ai caduti delle guerre. Accorato è stato il discorso del sindaco di Treviso, Mario Conte: “Credo che nella vita non succeda nulla a caso, e i cento anni della sezione Ana arrivano alla fine di un incubo chiamato pandemia. Noi amministratori non ce l’avremo fatta da soli senza di voi”.
“Sono stati mesi durissimi, le nostre comunità sono state chiamate a sacrifici enormi, abbiamo perso tante persone care – ha precisato Conte -. Ma quando ho chiesto aiuto agli alpini mi hanno sempre risposto “Noi ci siamo” dalla distribuzione delle mascherine, al servizio nei centri tamponi, alla vigilanza nei mercati, gli alpini ci sono sempre. Danno tutto e chiedono poco, una pacca sulla spalla, un sorriso”.
“Non perdiamo oggi l’occasione per ringraziarli in un’occasione di festa per dire grazie, gli alpini sono nati per donare – ha concluso il primo cittadino trevigiano -. Mai come in questo momento siamo chiamati a fare squadra, e anche oggi gli alpini ci sono da esempio. Insieme vinceremo anche questa sfida“.
Treviso era gremita. In piazza dei Signori c’era anche una riproduzione della Fontana delle Tette che spillava vino bianco e vino rosso, come faceva in epoca Serenissima. Ieri lo faceva per celebrare gli alpini trevigiani che compiono cento anni, e tantissime persone hanno deciso di abbeverarsi a quel simbolo storico della città. Musica e brindisi si sono diffusi in tutte le piazze del centro. È stata una gioiosa invasione.
“Stimiamo arrivi fra 150 e 200 mila persone. I transiti in entrata, dalle 14 alle 19, sono stati oltre 35 mila – evidenzia il comandante della polizia locale, Andrea Gallo, dopo l’analisi del sistema di videosorveglianza -. C’è stato qualche rallentamento lungo le strade di accesso alla città ma nessuna situazione critica”.
Gallo sottolinea l’impegno della polizia locale, in collaborazione con le altre forze di polizia, per il servizio viabilità nel capoluogo: nei tre giorni del lungo weekend alpino sono in servizio 100 agenti del comando, e oggi ci saranno anche 30 volontari della protezione civile.
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