Bambine velate a Treviso, il consigliere regionale Villanova: pratica barbara e fuori tempo

“Chi, in nome di una religione, può permettersi, nel nostro Paese, di rubare l’infanzia ad un bimbo? Velare una bambina solo perché donna non una questione di fede, ma di (in)civiltà. L’Imam che in nome della sua confessione esercita questa pratica, o si adegua alle nostre regole di civiltà, o può tornarsene nel suo Paese”.

E’ questo il commento del consigliere regionale Alberto Villanova in merito alla polemica scoppiata a Treviso dove l’Imam del centro islamico di viale Brigata Marche copre il volto anche alla giovani donne che si recano al centro.

“Sono da apprezzare, senza dubbio, le parole dalla Lega islamica del Veneto, che prende le distanze da questa pratica barbara e fuori dal tempo: siamo nel 2019, ed in Italia, un fatto del genere non può e non deve ripetersi – prosegue Villanova – Episodi analoghi, purtroppo, si sono verificati anche nel mio Comune a Pieve di Soligo, e prontamente li ho denunciati”.

“A proposito, aspetto con ansia la presa di posizione della Boldrini e di tutte le paladine dei diritti delle donne: cosa dirà, ora, l’esponente della sinistra radicale contro questo bieco fatto? – domanda il consigliere regionale – Quanto successo a Treviso è una questione di rispetto, verso le donne, in primis, e verso il nostro Paese che ospita queste comunità: a prescindere dalla fede religiosa, sono loro, e non noi, a dover rispettare le nostre regole e le nostre consuetudini”.

(Fonte: Alberto Villanova).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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