L’allarme Covid nel distretto di Asolo spinge il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi a chiedere ai sindaci di inserire l’obbligo di mascherina all’aperto: “Stiamo assistendo a un fenomeno mai visto prima, chiedo ai sindaci di intervenire“.
Il distretto della Castellana registra 632 positività settimanali su 100 mila abitanti, un numero elevatissimo, il doppio della media regionale. La media della Marca è 468, con 500 casi settimanali nel distretto di Pieve di Soligo, 386 in quello di Treviso Nord e 305 in quello di Treviso Sud. L’Asolano è in zona critica. Già diversi sindaci stanno prendendo provvedimenti (Asolo ha già un’ordinanza) ma l’Ulss auspica maggiore prevenzione.
I ricoveri nella Marca sono 244, 22 in più del giorno precedente. Aumentano anche le terapie intensive: 16 i posti letto occupati. L’Ulss 2 è arrivata in fase 3, che significa criticità: ancora non vengono chiusi servizi né ridotte prestazioni ma già diverse attività sono state ridotte. A Treviso ha chiuso il Day Surgery ed è stata accorpata l’ortopedia uomo e donna. L’ospedale di comunità del Ca’ Foncello è diventato reparto Covid.
Due sono i Covid hospital della Marca: da oggi il San Camillo di Treviso mette a disposizione 34 posti letto per l’emergenza, mentre Vittorio Veneto mantiene l’otorinolaringoiatria a pieno regime, ma deve riconvertirsi alla gestione dei pazienti colpiti dal virus.
Aprirà la prossima settimana un nuovo centro vaccinale a San Vendemiano per distribuire i trevigiani che intendono sottoporsi alla terza dose, ma anche alla prima per proteggersi dal virus. I medici di base il 15 e 16 dicembre andranno a fare vaccini a domicilio ai pazienti fragili, allettati e over 80.
Alta è ancora l’emergenza nelle scuole: sono 591 le classi in cui sono stati presi provvedimenti, 273 sono in quarantena, e significa migliaia di ragazzi in isolamento con le famiglie.
Per quanto riguarda i minori, due sono le novità. I ragazzi da 5 a 11 anni avranno delle corsie privilegiate per la vaccinazione anti Covid, e le iniezioni saranno eseguite dal personale pediatrico nei centri che l’Ulss 2 individuerà. Per quanto riguarda i tamponi, invece, alcuni pediatri di libera scelta sono stati dotati di strumenti per processare i test a fluorescenza: i tamponi per i ragazzi potranno quindi essere effettuati dal pediatra in ambiente da individuare e in orari su prenotazione, per sgravare i Covid point che nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto.
L’obiettivo è ridurre del 30-40% l’accesso alle strutture dell’azienda sanitaria. Ieri in provincia di Treviso sono stati fatti 5.400 tamponi molecolari: nel massimo picco epidemico ne venivano fatti 3.600. Il personale è allo stremo delle forze, e bisogna dirottare operatori sui centri vaccinali. Il dg Benazzi invita i trevigiani a ponderare bene la scelta dell’orario per il tampone: “Non andate tutti nella fascia mattutina, che è più frequentata. I centri sono aperti tutto il giorno, cercate di diluire le presenze”.
(Foto: Ulss 2 Marca Trevigiana).
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