Bilancio positivo alla 35esima assemblea generale di Aprolav. Il presidente Borga: “Speriamo in un anno migliore, il prezzo del latte è fermo a 17 anni fa”

Si è svolta oggi mercoledì la 35esima assemblea generale dei delegati di Aprolav, associazione che riunisce i produttori di latte del Veneto, per l’approvazione del bilancio annuale e la discussione sullo stato dell’arte di questo settore.

L’assemblea è stata radunata in seconda convocazione, essendo andata deserta la prima, e per questo motivo la seduta è stata dichiarata valida indistintamente dal numero dei soci presenti.

Quest’anno non sono state organizzate le assemblee parziali sul territorio per la nomina dei delegati, perciò all’incontro odierno sono stati invitati tutti i soci che conferiscono ai caseifici privati o che effettuano la vendita diretta e i delegati nominati dalle rispettive cooperative associate.

Oltre ai soci di Aprolav erano presenti all’assemblea il presidente Terenzio Borga, il segretario Bruno Bernardi e l’assessore regionale per il turismo e l’agricoltura Federico Caner.

“Da quando è iniziata la pandemia – dichiara Borga – abbiamo assistito a una forte riduzione dei prezzi che non è ancora stata recuperata. Nonostante questo, i costi sono aumentati a causa dei prezzi di soia e cereali che sono schizzati alle stelle”.

La speranza del presidente è che il futuro sia fiorente per le vendite: “Abbiamo notato che lo scorso anno le vendite ci sono state, ma il problema sono stati i prezzi che erano abbastanza bassi. Se si parla di parmigiano o grana padano non ci sono grandi difficoltà, a differenza di tutte le altre Dop”.

“In Italia stiamo arrivando all’autosufficienza – continua – i consumi non sono diminuiti, ma il problema rimane il prezzo del latte che è fermo a diciassette anni fa, nonostante i costi siano aumentati da quel periodo”.

“I soci delle cooperative fortunatamente hanno bilanci molto positivi perché le nostre cooperative hanno ottimi bilanci e funzionano molto bene, ma effettivamente chi consegna il latte ai privati ha delle difficoltà. Spero tanto che queste vengano superate e il consumatore capisca che le regole che ci sono in Italia sono uniche al mondo”.

L’assemblea ha decretato una parità tra i costi e i ricavi di Aprolav per l’anno 2020 nonostante l’insorgere dell’emergenza sanitaria, che si è manifestata all’inizio dell’esercizio, abbia condizionato tutta l’attività di promozione dell’anno: sono stati numerosi gli eventi a cui l’associazione ha dovuto rinunciare, ma in quelli in cui Aprolav ha potuto portare la propria esperienze sono stati apprezzati dalla comunità garantendo sempre un ottimo risultato. 

Della crisi del settore caseario ha parlato anche Caner: “il settore è sicuramente in un momento difficile, nonostante il prezzo del latte nell’ultimo mese sia leggermente aumentato. Devo dire, però, che il Veneto rispetto ad altre regioni si comporta meglio grazie al sistema cooperativistico che permette di avere un prezzo del latte più elevato grazie alla presenza di molti produttori e caseifici a livello locale che garantiscono prezzi diversi”.

Caner ha ricordato come la Regione Veneto stia agendo a supporto del settore grazie agli aiuti accoppiati e a diversi bandi messi a disposizione per poter incentivare l’acquisto di macchinari e nuovi mezzi agricoli. 

“Le aziende – conclude – non sono cresciute nell’ultimo periodo, ma è cresciuta ogni singola azienda. Questo significa che anche la tecnologia che viene applicata agli allevamenti è molto importante e permette di avere una produzione del latte maggiore al livello italiano”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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