Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Venezia ha tratto in arresto tre persone di nazionalità italiana in quanto ritenute responsabili della complessiva detenzione ai fini dello spaccio di 18 chili di sostanze stupefacenti.
In particolare, i Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Venezia, sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, hanno individuato una strutturata rete di spaccio di hashish e marijuana, avente base operativa sulla terraferma veneziana, identificando dei soggetti, tutti di giovane età ed alcuni dei quali incensurati, dediti all’approvvigionamento ed alla successiva rivendita di ingenti quantitativi di droga, operazioni illecite rese possibili anche grazie all’utilizzo di una nota piattaforma di messaggistica istantanea.
Le attività d’indagine hanno portato all’individuazione di plurimi episodi di cessione avvenuti in varie province del Veneto, a favore di numerosi clienti, molti dei quali già identificati. Al fine di interrompere l’attività illecita, la Procura della Repubblica di Venezia ha disposto mirate perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, grazie alle quali, anche mediante l’ausilio delle unità cinofile, è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro, presso le abitazioni di tre giovani, 18 kg di hashish e marijuana, oltre ad una termosaldatrice, bilancini di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento in dosi della droga.
Nel corso delle perquisizioni, sono stati altresì rinvenuti oltre 30 mila euro in denaro contante, sottoposti a sequestro in quanto risultati sproporzionati rispetto alle fonti di reddito dichiarate dagli indagati e, pertanto, ritenuti provento dell’attività illecita.
All’esito delle operazioni, i militari hanno proceduto a trarre in arresto tre persone, le quali sono state tradotte in carcere su disposizione dei Pubblici ministeri di turno nelle Procure della Repubblica di Venezia, Treviso e Pordenone e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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