Calenda in visita a sostegno di Rocco attacca sull’autonomia: “I soldi rimangono in Veneto? Un falso slogan”. A Ca’ Sugana la gaffe con Conte 

Nicolò Rocco e Carlo Calenda

Ultimi giorni di campagna elettorale intensi per il candidato a sindaco Nicolò Rocco (lista Azione – Futura – Italia Viva) che venerdì ha accolto il leader del Terzo Polo Carlo Calenda mentre sabato, ha incontrato la senatrice, nonché vicesegretaria di Azione, Mariastella Gelmini

L’ex ministro dello sviluppo economico e segretario di Azione venerdì ha affiancato Rocco in una visita alle aziende e imprenditori locali prima di tenere un punto stampa nel cortile di Ca’ Sugana (all’insaputa del sindaco). 

L’arrivo di Calenda in municipio non è stato dei migliori in effetti: Mario Conte si è mostrato parecchio infastidito definendo una “scorrettezza non avvisare dell’arrivo a Ca’ Sugana di un leader nazionale”. È bastata tuttavia una stretta di mano fra i due candidati per riparare la gaffe istituzionale. 

“Sono molto contento di essere qui per sostenere Rocco – ha commentato Calenda – : è un candidato che sta facendo un lavoro serio sulla città, guardando al di là dello schieramento destra-sinistra. Si presenta con la lista più giovane di queste elezioni comunali, ma allo stesso tempo fatta di persone capaci e già con esperienze amministrative”. 

Treviso è una città che Calenda conosce bene, ancora dai tempi in cui fu ministro dello sviluppo economico quando l’attuale leader di Azione avviò il piano strategico di sviluppo industriale “Impresa 4.0”. 

“Conosco il territorio, ho lavorato con molte aziende locali quando ero ministro. Quella di Treviso è la provincia dove l’industria 4.0. ha attecchito di più. Sto combattendo con la premier Meloni affinché i soldi del Pnrr non spesi vengano reinvesti in questo progetto. Questo territorio ha un tasso di innovazione fortissimo dal punto di vista aziendale, ora la questione è portare quella stessa innovazione anche nell’amministrazione”. 

Nicolò Rocco e Mariastella Gelmini

Sul tema autonomia ha le idee chiare Calenda, apertamente favorevole alla devoluzione di competenze alle regioni ma fortemente contrario alla riforma come designata da Calderoli. “Invito i cittadini a vedere quali funzioni dell’autonomia prevede questa riforma – commenta – l’hanno venduta come ‘i soldi rimangono più qui’ ma in realtà le cose sono molto diverse”. 

“Questa autonomia prevede la possibilità di fare società regionali per la distribuzione dell’energia elettrica o del gas: pensate cosa diventerebbe l’Italia con ogni regione che si fa la sua. Prevede anche la possibilità di attuare per ciascuna regione una propria politica commerciale – prosegue il leader del Terzo Poli – ma ricordiamoci che questa è di competenza dell’Unione Europea. Ciò significa un trattato commerciale dovrà essere ratificato da tutte le regioni italiane, il che vuol dire affossarlo”. 

“Come ho detto spesso è giusto devolvere delle funzioni, soprattutto nei territori dove le cose funzionano, ma attenzione a non complicare la vita a tutti. Questa autonomia deluderà i cittadini che non vedranno un euro in meno di tasse, mentre assisteranno ad un proliferare di società regionali con nuovi CDA pieni di politici trombati, e il tutto a spese dei cittadini”. 

“Non possiamo pensare di dare autonomia alle regioni sulle reti strategiche – conclude – abbiamo già abbastanza problemi di costi e approvvigionamento dell’energia, perché andare a moltiplicare le società nel settore? Si darebbe adito a logiche di potere e non dettate dall’efficienza: saremmo gli unici in Europa ad avere una cosa del genere”.  

“Dopo Maria Elena Boschi, Mara Carfagna anche Calenda e Gelmini vengono in vista a Treviso – commenta Nicolò Rocco – dando un segno di grande attenzione per questo territorio. Ricordo che questi incontri non servono a noi candidati per farci belli: servono ai leader nazionali per calarsi nei territori e ascoltare cittadini e imprenditori. È dai territorio come Treviso che possono partire le rivoluzioni culturali”. 

Ieri mattina Rocco, alla Terrazza San Tomaso di Borgo Mazzini, ha accolto Mariastella Gelmini, già ministro del primo governo Draghi con delega agli affari regionali e alle autonomie, per un incontro pubblico sul tema “Pnrr: un’opportunità a rischio?”. Nel confronto Gelmini ha valutato lo stato dell’arte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla luce del dibattito interno al governo Meloni e alle altre forze politiche, ma soprattutto in riferimento alle aspettative dei Comuni che temono di veder sfumare finanziamenti determinanti per lo sviluppo delle comunità.

(Foto e video: Lista Nicolò Rocco –  Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati