Campi scuola per ragazzi diabetici: formazione e divertimento connubio vincente

Foto di repertorio della spiaggia di Dunaverde (Caorle) che ha ospitato uno dei campi scuola

Due i campi scuola rivolti ai ragazzi diabetici seguiti dall’équipe di Diabetologia pediatrica del Ca’ Foncello che sono terminati pochi giorni fa e che hanno permesso ai giovani pazienti di trascorrere giornate di arricchimento personale, imparando a gestire la terapia senza dimenticare il divertimento.

Il primo, T1J-camp 24, dedicato ai ragazzi delle scuole medie, si è svolto ad Auronzo di Cadore: quattro giorni di campo scuola nel suggestivo paesaggio naturale delle Tre Cime di Lavaredo, organizzati in collaborazione con le associazioni AGD della Marca Trevigiana, Nastrino Invisibile e AGD di Belluno Feltre.

I 28 ragazzi coinvolti nel soggiorno montano erano accompagnati da 5 infermieri, 2 dietisti volontari e 2 giovani diabetiche con il ruolo di guida. Grazie alle sinergie messe in campo da operatori e associazioni è stato possibile rendere i ragazzi protagonisti, ad esempio, di una lunga passeggiata sotto le Tre Cime di Lavaredo, spettacolo unico al mondo, premio allo sforzo compiuto da tutti.

Il secondo campo scuola, T1S-camp 24, ha visto il mare di Dunaverde (Caorle) accogliere adolescenti di 15-17 anni, grazie all’ultradecennale esperienza di collaborazione tra l’Unità operativa Malattie metaboliche e quella di Diabetologia pediatrica di Treviso. Questo camp, giunto alla 14esima edizione, è stato sostenuto, come sempre, dall’associazione diabetici Treviso.

Quattro guide diabetiche, 4 medici e 3 infermieri afferenti alle Unità operative coinvolte hanno seguito 28 ragazzi. Erano, inoltre, a disposizione 2 dietisti, una psicologa dell’équipe e una tirocinante, che hanno permesso di approfondire la gestione della terapia insulinica in viaggio, alle feste con gli amici o durante eventi sportivi importanti, nonché i principi della corretta alimentazione, per trasformare punti di debolezza in punti di forza.

I campi scuola sono momenti impegnativi sia per i ragazzi che per gli operatori, ma portano frutti significativi nello sviluppo dell’autonomia dei giovani diabetici, permettendo loro di capire meglio come gestire le terapie, ma anche le emozioni e i dubbi quotidiani che incontrano nell’affrontare la malattia cronica.

Due esperienze, monti e mare, distanti fisicamente tra loro ma accumunate da importanti sinergie tra reparti Ulss, tra operatori e associazioni, finalizzate a rendere sempre più consapevoli e autonomi i ragazzi diabetici supportandoli in percorsi di crescita che non dimenticano l’importanza dello stare in compagnia divertendosi.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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