Candidatura al Parlamento per Mario Conte? Il primo cittadino stoppa ogni ipotesi: “I problemi nelle comunità sono tanti, resto sindaco fino alla fine”

Un posto nel prossimo Parlamento, come deputato della Lega, non è assolutamente nei programmi del sindaco di Treviso Mario Conte che invece, come tutti gli amministratori locali sta guardando con molta attenzione cosa si profila a livello nazionale, con le elezioni anticipate del 25 settembre, per le ricadute su programmi e progetti dei comuni già avviati con i fondi del Pnrr.

Tempo per distrarsi proprio non ne hanno i primi cittadini: è quel che pensa Conte, che si dice non attirato dalle “sirene” romane. “Gli amministratori sono totalmente concentrati nella gestione della propria comunità – afferma – anche perché, come ho sempre detto, crisi di governo o meno, i problemi dei nostri cittadini continuano ad andare avanti e i cittadini continuano a pretendere giustamente delle risposte. I sindaci sono il baluardo della Repubblica nei territori. L’appello che faccio è che, in una fase di costruzione dei programmi elettorali, al di là degli slogan si mettano al centro le persone e le loro esigenze. I problemi che le comunità stanno manifestando sono davvero tanti e le preoccupazioni ancor di più”.

Quindi Mario Conte – presidente dell’Associazione Comuni del Veneto – vorrebbe che le segreterie nazionali dei partiti dimostrassero molta più pragmaticità, nell’elaborazione delle grandi manovre per il ritorno alle urne: “Chiunque voglia costruire un programma elettorale, quanto più sartoriale possibile, lo faccia confrontandosi con i sindaci, che sono immersi 24 ore al giorno nei problemi della gente. Ovviamente siamo disponibili a mettere a disposizione la nostra esperienza e conoscenza. Mi fa piacere il fatto che i parlamentari della Lega, a onor del vero, si siano già tutti messi in moto; siamo già stati convocati, noi amministratori comunali, per andare a esternare tutte quelle che sono le esigenze  delle nostre comunità. Partiamo dalle più semplici, che possono essere legate a problemi di mobilità, ambiente e questioni sociali, a temi come il lavoro e ad altri decisamente più importanti. Tra questi il costo dell’energia elettrica e il fatto che sta venendo avanti un inverno molto preoccupante, sotto molti punti di vista. I sindaci sono a disposizione per costruire un programma elettorale che metta, però, davvero al centro la persona. Lo abbiamo sempre detto, credo che questo sia il momento di farlo”.

I sindaci, dunque, mettono sul tavolo temi veri e concreti e il loro pragmatismo, secondo Mario Conte, dovrebbe essere uno stimolo per gli elettori che si sono allontanati dal praticare le urne: “Il nostro pragmatismo serve molto anche per riavvicinare la popolazione al voto, perché il partito dell’astensionismo preoccupa molto. Ma devo dire che la fiducia nei confronti degli amministratori locali non è mai in calo, forse perché siamo sempre nel territorio a dar risposte che, a volte, non c’entrano con la politica romana. Però noi ci siamo  e siamo a disposizione delle forze politiche per costruire un programma elettorale importante”.

Il sindaco trevigiano non è disponibile a lasciare il proprio posto a Ca’ Sugana. Non ora e non prima delle prossime amministrative del 2023: “Ci sono molti altri parlamentari della Lega che hanno lavorato bene e che contano in una riconferma. Io so che il mio impegno continua qui in città, perché le sfide da portare avanti sono tante. Abbiamo appena inaugurato un intervento molto importante, un recupero storico (il canale delle convertite ndr), ma nei prossimi mesi avremo tante altre cose da affrontare. Tante sono le promesse che ho fatto ai cittadini e sono tutte da mantenere. Il mio impegno rimane indiscutibilmente a Treviso. Una mia candidatura per Roma è impossibile. Sono stato chiamato ed eletto, ho la fiducia dei cittadini, mi hanno chiesto di servire questa comunità e continuerò a seguirla fino all’ultimo giorno”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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