I Carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari, nei confronti di un 28enne residente nella Castellana, ritenuto indiziato dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, tentata violenza sessuale e lesioni personali aggravate, commessi a Castello di Godego tra il 31 luglio e il 1° agosto scorsi.
I fatti hanno avuto inizio attorno alle ore 16 circa di domenica 31 luglio sul sentiero “Degli Ezzelini” in territorio di Castello di Godego, quando una donna che stava passeggiando sulla pista ciclopedonale è stata avvicinata da uno sconosciuto in sella a una bicicletta, che l’ha importunata proponendole un incontro a sfondo sessuale.
A fronte della sua risoluta reazione, l’uomo si è scagliato contro la malcapitata, sferrandole violenti calci e pugni in varie parti del corpo, che l’hanno fatta cadere per terra. Seppur dolorante, la vittima è riuscita comunque a fuggire all’aggressore, che nel frattempo si è allontanato, mentre un passante le ha prestato i primi soccorsi in attesa dell’intervento di personale sanitario del 118, che ha trasportato la donna in ospedale, dove è stata ricoverata per varie fratture riportate.
Immediatamente, i Carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto hanno attivato le indagini, volte sia a localizzare il soggetto in fuga che a raccogliere elementi utili alla sua identificazione.
Nel pomeriggio del giorno seguente, con un massiccio impegno investigativo finalizzato a riportare la giusta serenità tra le frequentatrici di quell’area campestre, è stato predisposto un servizio di osservazione lungo il sentiero “degli Ezzelini”, con l’impiego di numerosi militari dell’Arma, i quali, simulando allenamenti in bicicletta e corse a piedi, hanno controllato l’intero percorso ciclopedonale, da Castelfranco fino a Loria.
In orario compatibile con quello in cui si era consumata l’aggressione del giorno precedente, attorno alle ore 15.30, è stato notato un uomo in bicicletta mentre si aggirava con fare sospetto lungo il sentiero, che è stato immediatamente bloccato, malgrado il tentativo di darsi alla fuga.
Da successivi accertamenti, è emerso che il soggetto era un abituale frequentatore della zona e che l’episodio di domenica 31 luglio non era un fatto sporadico, bensì l’ennesimo di una serie di incresciosi approcci a donne che si trovavano a passeggiare in zona.
Dalle indagini è risultato infatti che nel tardo pomeriggio della stessa domenica, poco distante, lo stesso individuo aveva tentato di usare violenza anche ai danni di un’altra vittima che, approcciata con frasi irriguardose, era stata afferrata e percossa, subendo anche in quel caso varie contusioni, fortunatamente meno gravi rispetto a quelle riportate dall’altra malcapitata poche ora prima.
Inoltre, sono venuti alla luce anche altri tre episodi occorsi ad altrettante donne sempre sul sentiero “degli Ezzelini”, tra mercoledì 27 luglio e lunedì 1° agosto, in occasione dei quali lo stesso uomo ha avvicinato le potenziali vittime, sempre con allusioni sconce e inviti a sfondo sessuale, che non sono sfociate in aggressioni fisiche, per le pronte reazioni delle signore e per la presenza di passanti lungo il sentiero, che, evidentemente, hanno fatto desistere il soggetto dai suoi intenti.
Condotto negli uffici della Compagnia di Castelfranco Veneto, nella serata del 1° agosto, l’indagato è stato tratto in arresto nella flagranza del reato di resistenza a pubblico ufficiale, quindi associato alla Casa Circondariale di Treviso dove, nel pomeriggio di ieri 4 agosto, gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, stavolta, anche per i reati di tentata violenza sessuale e lesioni personali aggravate.
Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha voluto rivolgere le sue congratulazioni all’Arma dei Carabinieri per l’operazione: “Mi complimento con i Carabinieri di Treviso, e in particolare della Compagnia di Castelfranco, per un arresto veloce e brillante, che ha riportato serenità tra la gente a pochi giorni dai fatti”.
“La vittima, oltre al terrore, aveva anche subito delle fratture riportate nella colluttazione – aggiunge Zaia – Se a questo aggiungiamo che l’arrestato è sospettato di essere il responsabile anche di altri episodi di molestie e percosse, si può dire che, grazie ai Carabinieri, gli abitanti della zona sono davvero usciti da una sorta di incubo”.
(Foto: carabinieri Treviso).
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