Oggi mercoledì anche a Treviso la Polizia di Stato ha celebrato il 171° anniversario di fondazione, nell’Auditorium del Museo Civico di Santa Caterina.
La giornata è iniziata in questura con la deposizione, alla lapide in ricordo dei Caduti, di una corona da parte del questore Manuela De Bernardin Stadoan e del prefetto Angelo Sidoti, alla presenza dei funzionari e del personale e dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.
La cerimonia, tenuta alla presenza delle Autorità, dei rappresentanti delle Istituzioni e di numerosi ospiti della provincia, è stata introdotta dall’Inno degli italiani, cantato dal Maestro Francesco Grollo, che ha coinvolto la platea, la quale coralmente si è unita al grande tenore. All’evento hanno partecipato anche i ragazzi della classe seconda “L” dell’Istituto Comprensivo Serena, accompagnati dai loro insegnanti.
Il questore, nel suo intervento, ha voluto ringraziare tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno in servizio negli Uffici della Marca che ogni giorno onorano l’uniforme che indossano svolgendo il proprio servizio con professionalità e abnegazione, per tutelare il bene comune e far fronte a tutte le necessità che si presentano.
La cerimonia si è chiusa con il ricordo dei poliziotti che hanno riportato ferite in servizio, dei Caduti nell’adempimento del dovere e di quelli che ci hanno lasciato, vinti dall’età o andati via prematuramente.
Dalle 9 e per tutta la mattina odierna è stato attivo in Piazza dei Signori, Piazza Indipendenza e Piazza Aldo Moro il villaggio della Polizia, presenti stand della Polizia Scientifica e Stradale, del Nucleo Artificieri, della Questura, del Centro addestramento alpino di Moena con l’unità cinofila di ricerca e soccorso, a disposizione della cittadinanza e di numerose scolaresche per illustrare l’attività delle varie articolazioni della Polizia di Stato e divulgare i valori della legalità e della sicurezza. In mostra anche veicoli del passato e del presente.
In particolare la Polizia Stradale, anche con dimostrazioni pratiche e apparecchiature speciali, ha accompagnato i visitatori in un percorso volto a far comprendere i rischi connessi alla circolazione sulle strade. La Polizia Scientifica e il Nucleo Artificieri proveniente dalla Questura di Venezia hanno dimostrato che la scienza e la tecnologia aiutano i poliziotti nell’attività di contrasto al crimine e nelle operazioni di sicurezza.
Gli operatori del Centro addestramento alpino di Moena hanno divulgato le regole e i consigli per la sicurezza in montagna, con l’aiuto del cane Maja, protagonista di molte operazioni di soccorso. Gli operatori della Divisione Anticrimine hanno illustrato gli strumenti a disposizione per il contrasto alla violenza di genere, domestica e in danno alle persone fragili.
Grande impegno è stato profuso anche quest’anno dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato per garantire la sicurezza di questa provincia e far fronte a tutti i compiti demandati.
Questura
Dopo gli anni della pandemia, il ritorno alla normalità ha visto un sensibile aumento dei servizi approntati per garantire la sicurezza delle manifestazioni, eventi sportivi e di spettacolo, per assicurare una globale cornice di sicurezza, sia in termini di security che di safety.
Il controllo del territorio ha continuato ad essere una delle attività principali della Questura di Treviso, garantito dai servizi ordinari delle Volanti della Questura e del Commissariato di Conegliano e potenziato dal costante ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, permettendo il raggiungimento di risultati di rilievo nell’attività di prevenzione: 36.490 le persone controllate.
Ed anche la tutela del buon vivere nel tessuto urbano nel capoluogo ha avuto grande beneficio da un approccio coordinato delle varie forze in campo. Ottantanove sono stati i servizi straordinari organizzati che, tra l’altro, sono riusciti a governare il fenomeno delle aggregazioni di ragazzi che il sabato si ritrovano nel capoluogo o in alcuni Comuni della provincia, destinatari talvolta di insofferenza e allarme. L’attività di Polizia giudiziaria ha portato all’arresto di 73 persone e alla denuncia di più di 1000.
Sul versante reattivo, l’impegno della Squadra Mobile e delle Volanti è stato a tutto campo.
Il 12 ottobre sono stati individuati e arrestati i presunti autori, tuttora detenuti, dell’omicidio di un cittadino kosovaro perpetrato nel capoluogo nel corso di una violenta rissa tra connazionali.
Intensa anche l’attività di contrasto ai reati inerenti gli stupefacenti, con l’individuazione e arresto di numerosi trafficanti e il sequestro di ingenti quantitativi di cocaina e hashish.
Recentissima è la cattura dell’autore di gravi condotte persecutorie nei confronti dell’ex compagna. L’uomo, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria italiana e di un mandato di arresto europeo emesso dalle Autorità del suo Paese, a seguito di serrate indagini, coordinata dalla Procura della Repubblica, è stato individuato e arrestato, ponendo fine alla grande apprensione della parte lesa.
Di pari passo sono stati utilizzati appieno gli strumenti preventivi propri dell’Autorità di Pubblica Sicurezza. Nell’ultimo anno sono stati irrogati 39 avvisi orali, 60 provvedimenti di rimpatrio con divieto di ritorno nel capoluogo e in vari Comuni della Marca. Sul fronte della violenza domestica e degli atti persecutori sono stati emessi 65 provvedimenti di ammonimento; 12 persone sono state colpite dalla misura del DASPO per atti di violenza e intemperanza in manifestazioni sportive e altre 52 sono state destinatarie del provvedimento di divieto di accesso a pubblici esercizi, il cosiddetto “DASPO Willy”.
L’attività di prevenzione si è distinta anche nel monitoraggio di tutte le situazioni che possono influire sull’ordine e la sicurezza pubblica, garantendo il pacifico svolgimento di tutte le pubbliche manifestazioni, tornate numerose dopo lo stop dovuto alle misure di contenimento. Nondimeno, in caso di azioni di disturbo, la risposta è stata sempre tempestiva e incisiva: 22 le persone denunciate e 10 le sanzioni amministrative irrogate a seguito di attività illecite commesse in questi contesti.
Allo stesso modo, la Divisione di Polizia Amministrativa si è distinta per la continua attività di controllo degli esercizi pubblici, sfociata, grazie anche alla collaborazione delle altre Forze di Polizia, nell’adozione di 8 provvedimenti di sospensione dell’attività ex art. 100 T.u.l.p.s..
A fronte della rinnovata e urgente richiesta di passaporti, la Questura ha messo in campo decisi interventi organizzativi, che hanno consentito oltre il raddoppio dei passaporti rilasciati e dedicando ai casi urgenti un apposito servizio. Con l’occasione, la Polizia ribadisce che le indicazioni per attivare la procedura urgente sono pubblicate sul sito della Questura.
Rilevante l’impegno dell’Ufficio Immigrazione che, oltre alla gestione degli oltre 98 mila stranieri residenti in provincia, ha affrontato con efficienza la crisi ucraina, che ha portato nella Marca oltre 3.500 persone. Intensa è stata l’opera delle specialità della Polizia di Stato che presidiano i territori della mobilità e della comunicazione.
Polizia Stradale
Oltre ad esercitare la funzione di sicurezza autostradale, in questa provincia i Comandi della Polizia Stradale affrontano quotidianamente il tragico primato della mortalità sulle strade. Il numero e la tipologia delle violazioni riscontrate attestano ancora la mancata percezione del rischio da parte degli utenti della strada che con tragica frequenza e trasversalmente – giovani e adulti – pongono in essere comportamenti non consapevoli e pericolosi per sé e per gli altri. Una rilevante criticità affrontata con decisione attraverso la concertazione di attività preventive e di controllo e divulgative della cultura della sicurezza da parte della Polizia Stradale in sinergia con le altre forze di polizia e di tutte le Istituzioni coinvolte, in primis Prefettura e Provincia.
Polizia Postale e delle comunicazioni
L’iperdigitalizzazione e l’iperconnessione hanno determinato l’inevitabile crescita dei reati digitali e commessi attraverso le reti informatiche, resi più perniciosi dalla globalizzazione. La Polizia Postale di Treviso, nell’àmbito della pedopornografia online, è stata impegnata in molteplici indagini su casi di adescamento di minori da 10 ai 13 anni, denunciando 10 persone. Nell’ambito del computer crime, ha trattato oltre 400 attacchi informatici a privati e aziende e centinaia di hackeraggi. Intensa l’attività di contrasto alle truffe informatiche; 180 casi trattati per un ammontare complessivo dei danni superiore al milione di euro. In una complessa indagine la Sezione di Treviso ha monitorato circa 14 mila “siti clone” attivi nelle attività di fake shop. In campo digitale si rivela di fondamentale importanza la consapevolezza dei rischi e la conseguente adozione di comportamenti e responsabili da parte di ogni singolo cittadino. E’ per questo che la divulgazione della cultura digitale riveste primaria importanza nell’attività che la Polizia Postale e la Questura svolgono soprattutto nelle scuole.
Polizia Ferroviaria
La costante opera di controllo svolta dei diversi presìdi della Polizia Ferroviaria della Marca ha garantito la sicurezza dei trasporti su rotaia e delle persone nelle stazioni e a bordo treno con un’ininterrotta attività di pattugliamento, con l’identificazione di oltre 22 mila persone, con le scorte a bordo treno e con una intensa attività di polizia giudiziaria.
Polizia di Frontiera
L’Ufficio di Polizia di Frontiera aerea di Treviso ha fatto fronte alla ripresa del traffico nello scalo aereo cittadino: 39 persone arrestate e 72 respingimenti testimoniano la grande professionalità e l’impegno profuso.
(Foto: Polizia di Stato).
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