La Cisl Belluno Treviso chiude il tesseramento 2018 con 92.316 iscritti, 384 in più rispetto all’anno precedente. La più vasta Unione sindacale territoriale del Veneto, comprendente le province di Treviso e di Belluno, si conferma il punto di riferimento per la tutela dei diritti dei lavoratori e dei pensionati.
Fra i lavoratori attivi, ad aumentare in maniera consistente le iscrizioni nel 2018 sono la Fp (pubblico impiego), che passa da 4534 iscritti del 2017 a 5193 del 2018, registrando 659 tessere in più, la Fim (metalmeccanici), che passa da 4833 a 5025 (+192), la Fistel (lavoratori delle telecomunicazioni), da 441 a 520, con 79 tessere in più, la Fai (industria agroalimentare), da 2246 a 2374 (+128), la Fit (trasporti), da 628 a 944 (+316) e la Felsa, che rappresenta i lavoratori atipici e passa da 230 iscritti a 284 (+54).
La categoria più rappresentativa fra gli attivi è quella del commercio, turismo e servizi, la Fisascat, che, seppur in leggero calo, chiude l’anno con 11.950 iscritti. Pari a 40.360 (+12 rispetto al 2017) la quota annuale di tessere della Fnp, la federazione dei Pensionati.
Va sottolineato come i dati sul tesseramento 2018 riflettano l’andamento ancora altalenante sia sul fronte occupazionale che su quello produttivo di due settori strategici per le due province: il comparto dell’edilizia e delle costruzioni, in difficoltà nonostante i passi in avanti fatti rispetto agli anni passati, e il tessile, calzaturiero e l’occhialeria, che stanno attraversando una fase delicata, con la battuta d’arresto dell’export e le difficoltà dei grandi brand della moda del Trevigiano a ricollocarsi nel mercato globale. Per questo, le due categorie maggiormente in calo sono la Filca, che passa da 8020 tesserati a 7084, e la Femca, da 4437 a 3893.
“I dati sul tesseramento della Cisl Belluno Treviso – commenta il segretario generale Cinzia Bonan (nella foto) – evidenziano che l’impegno e la professionalità dei nostri operatori e dei nostri delegati sono più forti della macchina del fango che viene quotidianamente messa in moto nel tentativo di indebolire il sindacato italiano. Nelle fabbriche, nelle scuole, negli ospedali e in tutti i luoghi di lavoro migliaia di lavoratori e di pensionati continuano a scegliere di affidarci la responsabilità e l’onore di rappresentarli, di risolvere problemi e di migliorare le condizioni di lavoro, dandoci l’adesione che sta alla base della rappresentanza. Questo consenso ci sprona ad essere presenti ancora più capillarmente nel territorio, per dare risposte concrete e rivendicare i valori fondanti della Cisl: la giustizia e l’inclusione sociale, la solidarietà, l’uguaglianza, la partecipazione”.
(Fonte: Cisl Belluno Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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