Al termine di un’articolata indagine della Squadra Mobile di Treviso, nel fine settimana appena concluso è stata eseguita la misura cautelare del divieto di dimora in Veneto a carico di un 25enne nigeriano residente a Treviso, che, a causa di una cessione di sostanza stupefacente di “pessima qualità”, avrebbe causato la morte di un uomo per overdose lo scorso 13 marzo nel capoluogo della Marca.
L’indagine si è rivelata sin da subito complessa. La Polizia, infatti, ha dovuto ricostruire la rete di contatti dell’uomo deceduto e sentire numerose persone, fino ad arrivare al soggetto che ormai da qualche mese, secondo gli inquirenti, gli cedeva come sostanza stupefacente eroina anziché cocaina.
La ricostruzione fatta dagli investigatori ha permesso di accertare come in diverse occasioni la vittima si fosse “lamentata” proprio per la qualità della sostanza, rivelatasi poi letale: cocaina che, nella giornata del decesso, sarebbe stata acquistata per l’importo di 50 euro.
La ricostruzione investigativa è stata avvalorata dall’Autorità giudiziaria la quale, in fase cautelare, ha stabilito che l’esposizione alla sostanza stupefacente era stata certamente idonea a cagionare il decesso, anche considerando che il deceduto era affetto da una patologia cardiaca. Da qui l’adozione della misura cautelare nei confronti dello spacciatore, il quale è stato allontanato dal territorio regionale.
(Foto: Questura di Treviso).
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