“Bene lo stop alle speculazioni sui nuovi vigneti con una soglia massima di 50 ettari per i nuovi impianti e la garanzia di una quota minima compresa tra 0,1 e 0,5 ettari a tutti i richiedenti, qualora le domande ammissibili dovessero risultare superiori alla superficie messa a disposizione”. E’ quanto afferma Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso rispetto al nuovo decreto del Ministero delle Politiche Agricole che fissa un limite per ciascuna domanda di autorizzazione a nuovi impianti viticoli, ovvero alle licenze necessarie per impiantare vigneti.
“La soglia di 50 ettari – aggiunge Feltrin – potrà essere ulteriormente ridotta dalle singole Regioni per tenere conto delle esigenze proprie del territorio. Si tratta di una misura fortemente sostenuta da Coldiretti sin dal suo primo anno di applicazione nel 2016”. Complessivamente per quest’anno saranno disponibili 6.685 ettari per i nuovi impianti. Il provvedimento permette di tutelare un settore che nel 2017 ha coltivato 630 mila ettari e prodotto 41 milioni di ettolitri, nonostante un taglio alla produzione di circa il 26% a causa delle anomalie climatiche.
Il vino resta però uno dei settori di punta del Made in Italy, tanto che le vendite di vino italiano all’estero fanno segnare un record storico nel 2017 raggiungendo la cifra di circa 6 miliardi di euro, con un aumento del 7% in valore rispetto all’anno precedente. “Valori questi che vedono protagoniste anche le imprese vitivinicole della Marca trevigiana che in fatto di internazionalizzazione non hanno nulla da invidiare a nessuno. Però si tratta di un valore che va difeso e tutelato. Per questo diciamo bene così”, conclude Feltrin.
(Fonte: Coldiretti Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it