Carceri in rivolta, proteste anche a Santa Bona. Conte: “Episodi inaccettabili, lavoriamo per misure di contenimento”

Non ha lasciato dubbi il premier Giuseppe Conte sulle linee che verranno adottate con il prossimo decreto ministeriale, in vigore a partire da questa mattina, martedì 10 marzo 2020: tutto il territorio nazionale sarà posto sotto controlli e misure precauzionali a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

Questo il contenuto del discorso tenuto in occasione di una conferenza stampa andata in onda nella serata di ieri, lunedì 9 marzo, su tutte le reti nazionali.

Non è passata in secondo piano la questione delle carceri, nelle ultime ore animate da tafferugli, proteste, evasioni e addirittura da casi di decessi di detenuti, come avvenuto nel carcere di Modena.

“Ci auguriamo davvero che queste iniziative possano rientrare – ha dichiarato il premier Conte -. Adesso stiamo lavorando con il ministro Bonafede per fornire tutti i dispositivi di sicurezza per il normale svolgimento dei colloqui, però è chiaro che non possiamo accettare quel che sta accadendo e cioè che ci siano delle fughe o addirittura dei tentativi di ribellione“.

“Invitiamo tutti a rientrare da questi episodi che sono inaccettabili – ha ribadito il premier – e stiamo valutando tutti i mezzi di contenimento necessari”.

A scatenare gli episodi citati da Conte è stato lo stop dei colloqui tra detenuti e le famiglie in via preventiva, ma anche il sovraffollamento e le condizioni igienico-sanitarie hanno causato la rabbia dei detenuti e dei parenti, preoccupati per un possibile contagio dei propri cari.

Se a Foggia si sono verificate delle evasioni, nel carcere di San Vittore a Milano i detenuti sono addirittura saliti sui tetti, mentre a Frosinone e a Napoli Poggioreale i parenti hanno messo a dura prova gli agenti penitenziari.

Proteste anche al carcere Santa Bona di Treviso, dove i detenuti hanno iniziato a sbattere le proprie cose contro le sbarre delle proprie celle nella serata di ieri, lunedì 9 marzo. E’ stato necessario l’intervento dei Carabinieri e della Polizia locale anche se, fortunatamente, in questo caso la situazione non è degenerata come in altri contesti italiani.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: archivio Qdpnews.it).
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