“I territori di Treviso e Belluno e l’Agenda 2030. A che punto siamo?”: un dialogo sullo sviluppo sostenibile

Nella sede della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti si è svolto nei giorni scorsi il convegno “I territori di Treviso e Belluno e l’Agenda 2030. A che punto siamo?”, un momento di confronto sullo stato di avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile nelle due province.

Durante l’incontro sono state presentate le dashboard con i relativi indicatori, che offrono una panoramica dettagliata sull’attuazione dell’Agenda 2030 nei territori di Treviso e Belluno. Inoltre, sono stati illustrati i risultati dei focus group tematici dedicati a energia sostenibile e istruzione, due settori chiave per lo sviluppo locale.

I relatori hanno condiviso le buone pratiche emerse dal dialogo con i principali stakeholder del territorio, evidenziando esperienze virtuose e strategie efficaci per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Nel corso del convegno è stata presentata la ricerca dell’Osservatorio Economico e Sociale, realizzata con il contributo scientifico di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile. Lo studio, intitolato “Misurare per conoscere e per promuovere un sistema territoriale sostenibile“, ha analizzato i dati e le dinamiche del territorio, offrendo strumenti utili per monitorare e promuovere la sostenibilità nelle province di Treviso e Belluno.

“Capire il posizionamento di Treviso e Belluno rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 –evidenzia il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza – è fondamentale per orientare le strategie di sviluppo sostenibile del territorio. Sono lieto che la proposta della Camera di Commercio sia stata accolta e sviluppata dall’Osservatorio Economico e Sociale, in collaborazione con AsVeSS, dando vita a un importante momento di confronto come il convegno odierno”. 

“L’evento rappresenta un momento di confronto per istituzioni, enti locali e imprese, che hanno intrapreso un percorso comune per integrare le politiche di sostenibilità nelle strategie territoriali, rendendole strumenti concreti a beneficio della comunità – prosegue – Dobbiamo guardare consapevoli al punto di partenza, con uno sguardo rivolto al futuro delle nuove generazioni per rendere il nostro territorio più attrattivo, creando opportunità di crescita e sviluppo. È fondamentale lavorare su formazione, innovazione e qualità della vita per trattenere talenti e rendere Treviso e Belluno luoghi in cui le nuove generazioni possano scegliere di vivere e costruire il proprio futuro”.

“Oggi siamo qui per parlare di azione – commenta il presidente dell’Osservatorio Economico Sociale di Treviso e Belluno Ivo Nardi – Il progetto ‘Misurare per conoscere e per promuovere un sistema territoriale sostenibile’ nasce con un obiettivo ambizioso: fornire alle province di Treviso e Belluno uno strumento concreto per monitorare e valutare il loro percorso verso la sostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030″.

“Attraverso il rilascio di due dashboard, una per Treviso e una per Belluno, analizziamo oltre 50 indicatori per comprendere a che punto siamo e come possiamo migliorare. Strumenti operativi e punto di partenza per seminari e momenti di confronto con le comunità locali. È fondamentale che questi dati non restino solo numeri, ma che diventino stimolo per azioni concrete e misurabili”, aggiunge.

“Parallelamente – continua Nardi – il progetto si concentra su due aspetti fondamentali della sostenibilità: Il primo riguarda la dimensione economica e del lavoro, con particolare attenzione ai percorsi di istruzione e il contrasto della dispersione scolastica. Il secondo focus è rivolto all’energia, con l’obiettivo di garantire a tutti e a tutte l’accesso a sistemi energetici economici, affidabili e sostenibili”.

“E non ci fermiamo qui. Analizzando i risultati, abbiamo riscontrato altre criticità che meritano approfondimento. Tra queste, il tema dell’acqua si conferma come una delle emergenze più urgenti. Tutti i soci, nell’ultima assemblea, hanno deciso di concentrarsi su questa problematica per individuare strategie efficaci. Oggi  – conclude il Presidente Nardi -esponiamo i risultati di un percorso di ricerca, ma saremo i primi a intraprendere nuove strade per affrontare le sfide emergenti e rendere il nostro territorio sempre più attrattivo e sostenibile”.

Fra i punti di forza, quelli in cui i territori delle province di Treviso e Belluno presentano una media migliore di quella nazionale, figurano il lavoro dignitoso (TV 120,4, BL 125,1), con l’incrocio di più indicatori sul mercato del lavoro – tasso di occupazione, presenza di giovani tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano, retribuzione media – e l’economia circolare (TV 124,3, BL 110,8) che registra la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e la quantità di rifiuti urbani prodotti pro capite (kg per ab.). Questi dati riflettono l’attrattività del territorio in termini di opportunità lavorative e la buona nella gestione dei rifiuti. Indicatori sopra la media nazionale per entrambe le province anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (TV109,8, BL 106,7).

L’obiettivo salute e il benessere registra un valore positivo a Treviso (105,4) mentre il dato bellunese è in linea con la media nazionale. A Belluno invece l’indicatore relativo al consumo di suolo registra un valore molto sopra la media (126,9) in ragione delle caratteristiche montuose del territorio e una più ridotta popolazione, valore che è invece molto negativo per la provincia di Treviso (72,4).

Fra i punti di debolezza, in cui si registra un dato inferiore alla media nazionale, i due territori hanno in comune, seppur con valori diversi, obiettivi quali: l’istruzione di qualità (TV 79, BL 90,8), calcolato dalla sintesi tra gli indicatori sulla partecipazione alla formazione continua, la % di laureati e altri titoli terziari e di bambini di 0-2 anni che usufruiscono di servizi per l’infanzia e dalla presenza di biblioteche; la gestione sostenibile dell’acqua, le città sostenibili (TV 89, BL 93,5) se a Belluno in negativo pesa l’indicatore posti-km offerti dal trasporto pubblico locale (Tpl), a Treviso il problema è legato ai livelli di sforamenti del Pm10 che restano molto preoccupanti.

Anche l’obiettivo industria, innovazione e infrastrutture risulta essere per entrambi i territori sotto la media nazionale (TV 91,9, BL 78,5).

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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