Cordoglio a Treviso per la scomparsa di Giorgio Banderali, storico capo di gabinetto dei sindaci. Conte: “Un professionista straordinario”

Treviso piange la scomparsa di Giorgio Banderali,  72 anni, storico funzionario dell’amministrazione comunale e capo dello staff dell’ex sindaco Giancarlo Gentilini, colpito mercoledì sera da un ictus cerebrale, che si è aggravato nella notte.

Banderali è spirato giovedì mattina all’ospedale regionale Ca’ Foncello, dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico d’urgenza, che purtroppo non è stato sufficiente a salvare la vita  all’ex capo di gabinetto del Comune di Treviso, incarico che ha ricoperto per un decennio.

Giorgio Banderali, che lascia la moglie Silvia e le due giovani figlie, aveva scalato tutti i gradini dell’amministrazione  cittadina. La sua strada professionale aveva preso il via dall’ufficio tributi nel 1978, per poi passare all’ufficio anagrafe e infine alla segreteria generale di Ca’ Sugana.

Nel 1994 prese il posto del capo di gabinetto Virgilio Pavan (quando questi fu eletto a sindaco di Paese), e guidò la segreteria del sindaco Gentilini fin dall’inizio dell’era leghista. Nel 2017, sotto la legislatura del sindaco Giovanni Manildo, Giorgio Banderali aveva lasciato l’amministrazione pubblica per andare in pensione e seguire il suo impegno nella promozione della storia e della cultura trevigiana, di cui era un profondo sostenitore.

Il sindaco Mario Conte ha reso omaggio alla memoria dell’ex  dirigente: “A nome della comunità trevigiana esprimo il più sentito cordoglio per la morte di Giorgio Banderali, già capo di gabinetto del sindaco del Comune di Treviso dal 1994 fino al 2014. Banderali è stato per 38 anni una delle colonne portanti del Comune di Treviso, prestando servizio con una professionalità, una passione e una dedizione che lo hanno reso un modello e un punto di riferimento per i cittadini, gli amministratori e per tutti coloro che si interfacciavano quotidianamente con la “macchina” comunale. Un uomo straordinario, garbato e disponibile, che dopo la lunga militanza a Ca’ Sugana è stato sempre attivo e presente nell’associazionismo. Un abbraccio alla famiglia”.

(Foto: Facebook Mario Conte Sindaco).
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