Oggi, 20 giugno, la copertina del libro della trevigiana Roberta Mussato, ha campeggiato per ben cinquanta volte sull’iconico muro del Nasdaq di Times Square, davanti al fiume di persone che giorno e notte affolla il cuore di New York City.
“Universo mi affido a te. Un mese in Sri Lanka” è il titolo del libro di Roberta, 45 anni, originaria di Paese, che si è conquistato l’ambìta vetrina arrivando in finale al premio letterario internazionale “The Book Fest” nella categoria “diari viaggi diario – conoscenza di sé” dove ha documentato, con una bella dose di umorismo, la sua avventura di tre mesi in Asia.
“Quando mi è arrivata la mail che mi comunicava che ero tra i finalisti non potevo crederci – racconta -. A rendere il tutto ancora più incredibile, la notizia che ero stata selezionata fra i 36 libri del concorso la cui copertina sarebbe stata proiettata per cinquanta volte sul muro del Nasdaq di Times Square. Non ci ho pensato un attimo, e mi sono imbarcata sul primo volo per New York”.
Durante la proiezione della copertina del libro, assieme ad altri autori finalisti del concorso letterario, Roberta ha allestito un banchetto dei libri nel cuore pulsante della Grande Mela, ed è intervenuta nel programma televisivo “Good Morning America”, celeberrimo talk show mattutino dell’ABC.
Il risultato ottenuto al concorso è il coronamento di un percorso che per Roberta inizia qualche anno fa, in seguito ad una profonda crisi personale, da cui è generata l’idea di partire per un viaggio in solitaria.
“Nel 2018 stavo avendo una crisi – prosegue -: la mia carriera non decollava, il mio migliore amico non riusciva ad uscire da una grave dipendenza, e in più stavo facendo i conti con l’ennesimo disastro amoroso. In quel momento ho capito che a bloccarmi erano le mie aspettative, quelle di una vita perfetta, con l’uomo e il lavoro perfetto, che non riuscivo a realizzare. Per uscire da questo ‘scatafascio’ emotivo ho pensato di prendermi una pausa, e così ho fatto lo zaino, e sono partita per un viaggio di tre mesi in solitaria fra Sri Lanka, India e Nepal con l’obiettivo di vedere cosa offre la vita quando l’affronti senza aspettative”.
“Non ho pianificato nulla, solo il soggiorno della prima notte – racconta Roberta che da 18 anni vive e lavora a Londra come traduttrice e doppiatrice -. Il risultato? Un viaggio costellato di incontri ed esperienze straordinarie, come la scoperta della meditazione Vipassana, a riprova che affidandosi all’universo (da qui il titolo del libro), lo so, fa molto figlia dei fiori – scherza- la vita acquista una pienezza che non avrei mai pensato di sperimentare”.
Il viaggio di conoscenza di sé per Roberta ha avuto due esiti: la pubblicazione del suo diario di viaggio, prima in italiano e poi in inglese, e un radicale cambio di rotta, anche dal punto di vista professionale.
“Mi sono avvicinata alla PNL (programmazione neurolinguistica) e lo scorso anno mi sono qualificata come master life coach (dopo la qualifica di life coach nel 2019) per condividere con le persone il mio percorso, e aiutarle a capire quanta energia ti può dare vivere nella fiducia, di sé stessi prima di tutto”.
Il libro di Roberta “Universe I trust You. One month in Sri Lanka”, questo il titolo in inglese, si presenta come un racconto di viaggio, ma è molto di più. “C’è tantissima psicologia e spiritualità. Ma fa anche ridere, e sorridere, molto. La versione in italiano è stata pubblicata in pieno Covid: a Londra mi arrivavano le foto di parenti e amici di Padernello, la frazione dove sono nata, con in mano il mio libro appena acquistato nei negozietti di Paese e Padernello. In un secondo momento mi sono occupata della traduzione in inglese, e da lì il libro è decollato, mi hanno intervistato diverse testate inglesi, BBC Radio compresa”.
Oggi, attraverso i social, il suo libro e il suo nuovo percorso professionale, Roberta condivide la propria esperienza di rinascita. Ma prima, pensa giustamente a godersi il soggiorno a New York. “Ho stampato 500 QR code che rimandano al link per acquistare il mio libro e li sto disseminando per tutta l’America”.
Non solo New York, infatti, l’autrice non si è fatta mancare una giornata a Philadelphia in omaggio al mito di Rocky Balboa, con tanto di selfie ai piedi della famigerata scalinata di 72 gradini del Philadelphia Museum of Art”.
(Foto: Roberta Mussato).
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