Da Treviso le E-bike alle truppe alpini: parte la sperimentazione con i nuovi mezzi per impiego tattico e mobilità militare in montagna

Ormai da decenni i muli non fanno più parte dei reparti alpini, sostituiti prima da mezzi motorizzati, ed ora per le nuove esigenze legate a rapidità di impiego anche dalle E-Bike.

In questo senso ieri nell’area addestrativa del 6° reggimento alpini di Villa Bassa (BZ) alla presenza del Comandante delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto e del direttore generale di Difesa Servizi, la Fantic Motor, azienda italiana di Treviso leader nelle due ruote e brand iconico del “fuoristrada”, ha provveduto a consegnare 9 biciclette a pedalata assistita in configurazione tattica, appositamente allestite per un impiego intenso su sentieri di montagna e in ambiente innevato.

Gli Alpini stanno al passo con i tempi, e la volontà di utilizzare questo moderno mezzo di locomozione in chiave operativa nasce dalle recenti esperienze maturate nei “raid alpinistici delle Truppe Alpine” che hanno fatto emergere la necessità di far disporre ai plotoni alpieri e ai nuclei ricognizione di idonei mezzi per la mobilità, a basso impatto ambientale e acustico, tali da poter percorrere percorsi di media montagna in tempi brevi nel moderno contesto del Mountain Warfare.

Il progetto di valorizzazione degli asset militari condotte da Difesa Servizi permetterà alle Brigate alpine “Julia e Taurinense” di condurre una adeguata sperimentazione per definire le caratteristiche in termini di performance e l’efficacia ai fini di un impiego tattico.

L’addestramento per gli Alpini in armi, protagonisti naturali del movimento operativo in montagna, con questa sperimentazione potrà avvalersi in futuro  di un nuovo strumento da integrare fra i mezzi a disposizione e nell’evoluzione delle tradizionali tecniche di combattimento in montagna.

Per il Generale Claudio Berto “Le Truppe Alpine hanno nella mobilità uno dei punti che sostanziano le capacità di affrontare le difficoltà di operare in un ambiente sfidante ed altamente selettivo quale quello montano. Il movimento appiedato e su sci seppure insostituibile in molte circostanze è solo una delle possibilità; la tecnologia, la viabilità forestale, e le esperienze di atleti ed appassionati delle due ruote su sentieri e sterrati ci ha aperto la dimensione Mountain Bike rendendo possibile e plausibile un impiego militare delle e-bike anche in quei luoghi che fatica e pendenze rendevano inaccessibili. In questo riprendiamo in chiave moderna un discorso che partito nel 1898 con i primi reparti bersaglieri ciclisti si era interrotto nel 1943. La tradizione continua e la corsa anche”.

(Foto: Esercito Italiano).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati