Dal 20 gennaio obbligo di Green pass “base” per clienti di parrucchieri ed estetiste. Confartigianato Imprese Marca trevigiana: “Noi, testimoni di prevenzione”

Non sono tardate ad arrivare le reazioni degli operatori del mondo dell’acconciatura e dell’estetica rispetto ai provvedimenti del Governo che prevedono che a partire dal 20 gennaio i clienti delle attività di servizio alla persona (saloni di acconciatura, centri estetici, studi di tatuaggi e attività simili) per accedervi saranno tenuti ad esibire il Green pass nella versione “base”, cioè ottenuto a seguito di avvenuta vaccinazione o guarigione da Covid ovvero per effetto di tampone eseguito nelle precedenti 24 ore.

“Ci è chiara e condividiamo l’esigenza di attivare tutte le soluzioni possibili per evitare il ritorno ai lockdown, che hanno compromesso le nostre attività – precisa Giannantonio Papa, presidente del gruppo benessere di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana Vogliamo essere anche noi testimoni di prevenzione chiedendo ai nostri clienti di adottare i corretti comportamenti a tutela della loro salute e della sicurezza di tutti. Siamo assolutamente convinti che solo quando tutti i cittadini avranno adottato misure efficaci di protezione usciremo da questa situazione e nel contempo ci sentiamo in dovere di trasmettere positività ai nostri clienti unitamente al benessere che garantiamo loro con i nostri servizi“.

Appaiono poi anche alcune perplessità tra i professionisti di bellezza, non tanto sulle operazioni di verifica e controllo da applicare quanto sulla reazione dei loro clienti.
“La maggioranza delle persone – continua Papa – ha compreso la necessità di dotarsi di Green pass, e per chi non vuol saperne di vaccinarsi è mantenuta la possibilità di sottoporsi a tampone per recarsi nei nostri esercizi. Tuttavia non ci dimentichiamo di quanto verificatosi in situazioni analoghe nei mesi scorsi: le persone non rinunciano alla cura estetica del proprio corpo e temiamo un’impennata dei servizi svolti abusivamente in casa.”

Un’indagine condotta nel 2021 da Confartigianato, in collaborazione con EBAV, ha evidenziato come la pandemia abbia ridotto la frequentazione di saloni e centri estetici. A ciò non si può aggiungere il rischio di  persone che, non avendo il Green pass, si rivolgono a operatori non autorizzati che esercitano a domicilio.

“Pertanto chiediamo con fermezza – conclude il presidente del gruppo – che non si ripetano situazioni controproducenti già viste in passato: i nostri operatori – parrucchieri, tatuatori ed estetiste – garantiscono la massima professionalità e sicurezza nei loro esercizi. Non può nuovamente verificarsi che gli abusivi esercitino indisturbati in àmbito privato favorendo la diffusione del contagio. Serve tolleranza zero e quindi maggiori controlli e sanzioni da parte degli Organismi addetti alla vigilanza, per non vanificare le disposizioni che siamo tenuti a rispettare nei nostri locali”.

(Foto: Confartigianato Imprese Marca Trevigiana).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts