Dal Campari alla Fiat 525: manifesti futuristi da venerdì in mostra al Museo Nazionale Collezione Salce

Il Manifesto pubblicitario della Fiat 525 di Giuseppe Riccobaldi del Bava – per gentile concessione del Museo Nazionale Collezione Salce

Verrà inaugurata sabato prossimo, 28 ottobre, e proseguirà fino al 25 febbraio la prima tranche della mostra “Futurismo di carta” al Museo Nazionale Collezione Salce che attraverso una serie di manifesti pubblicitari selezionati dalla vasta collezione trevigiana accenderà i riflettori sul movimento artistico e culturale ascrivibile fra le prime avanguardie europee.

Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo Collezione Salce

La mostra si articolerà in due momenti partendo da “Forme dell’avanguardia nei manifesti della Collezione Salce” per poi proseguire, dal primo marzo al 30 giugno 2024, con “Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità”.

“Questa volta dal magico cappello della Collezione Salce con i suoi oltre 25 mila manifesti abbiamo scelto quelli di espressione futurista coprendo un periodo storico che va dal 1915 al 1930 e poi, nella seconda parte della mostra, dal 1930 al 1940” spiega Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo, che ha selezionato  i manifesti in esposizione in collaborazione di Sabina Collodel.

Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano Mario Sironi, Marcello Dudovich, Fortunato Depero, Federico Seneca, Marcello Nizzoli, Gino Boccasile, Nicolai Diulgheroff, Xanti Schawinsky, Giulio Cisari, Lucio Venna, Umberto di Lazzaro e Luigi Martinati, solo per citarne alcuni.

Un assaggio della mostra in tre iconici manifesti  

Fra i pezzi iconici in mostra da sabato prossimo possiamo citare il manifesto di Fortunato Depero dell’aperitivo Bitter Campari che ritrae due uomini stilizzati che esultano davanti ad un gigantesco bicchiere. Dagli anni Venti Depero iniziò a collaborare con Davide Campari che nel ’32 presentò al mercato il primo aperitivo monodose premiscelato. Fu lo stesso Depero a ideare la celebre bottiglia di forma conica che ancora oggi si trova in commercio: un manifesto futurista in miniatura firmato da uno degli artisti più creativi del periodo.

Manifesto per gentile concessione del Museo Nazionale Collezione Salce

Fra gli altri manifesti significativi esposti in mostra a Treviso rientra quello di Giuseppe Riccobaldi del Bava realizzato per pubblicizzare la Fiat 525, storico modello prodotto a cavallo fra gli anni Venti e Trenta. Anche il cartellonista e pittore ligure – molto vicino a Filippo Tommaso Marinetti – fu un interprete esemplare del linguaggio futurista caratterizzato dal mito della velocità e da elementi tipografici ricorrenti con lettere sempre più solide e vistose, parole disposte liberamente nello spazio, sagome dalle forme sinuose e colori sempre più accesi. Ne è un esempio proprio il manifesto che ritrae le berlina con fari lampeggianti sulla rampa dello stabilimento torinese del Lingotto.

Manifesto per gentile concessione del Museo Nazionale Collezione Salce

La rappresentazione grafica della velocità con tratto tipicamente futurista emerge nettamente anche nel manifesto del 1924 di Plinio Codognato dove moto e auto sfrecciano a tutta rapidità sulla pista del Circuito di Cremona.

Manifesto per gentile concessione del Museo Nazionale Collezione Salce

L’artista nativo di Verona fu per vent’anni il pubblicitario ufficiale della Fiat contribuendo a plasmare l’immagine della casa automobilista. Ma non solo la Fiat, Codognato legò il proprio nome anche ad altri marchi iconici come Pirelli, Atala, Cinzano e Campari lasciando in eredità un patrimonio di manifesti pubblicitari molti dei quali arricchiscono proprio la collezione del Museo Salce.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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