Dall’Advar Casa dei Gelsi a Mauro Migliorini il sindaco infermiere, dieci “campioni” della solidarietà ricevono il Premio Bontà “Città di Treviso 2022”

C’è anche il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, tra i dieci “campioni” della solidarietà e della filantropia che oggi, domenica 26 giugno, hanno ricevuto il “Premio Bontà Città di Treviso”, riconoscimento giunto alla 27esima edizione, promosso dalla sezione di Treviso dell’Unione nazionale Cavalieri d’Italia.

Il primo cittadino asolano e operatore sanitario si è impegnato, nei momenti lasciati liberi dal suo ruolo istituzionale, a “schierarsi in prima linea” nei giorni del lockdown. Come si ricorderà, Migliorini nel marzo 2020 aveva deciso di tornare in servizio come infermiere, destinato a una terapia intensiva specializzata in pazienti Covid-19 (qui l’articolo).

“C’è bisogno di me in corsia adesso” aveva detto l’infermiere-sindaco. Un gesto di attenzione verso la comunità che gli è valso il diploma di merito, ritirato nel corso della cerimonia svoltasi al Park Hotel Villa Fiorita di Monastier.

Dopo due anni di stop il sodalizio dei Cavalieri d’Italia è tornato alla consueta premiazione in presenza che attesta il merito dei volontari che, gratuitamente e con encomiabile spirito di servizio, ogni giorno si occupano di dare sostegno e assistenza, anche psicologica, alle persone più fragili e meno abbienti, a chi versa in difficili condizioni per motivi economici, di salute, di disabilità e di marginalità sociale. L’ufficiale Gianni Bordin, presidente dell’Unci di Treviso, nel dare il via alla cerimonia, ha auspicato che le giovani generazioni possano trarre un esempio positivo da questi gesti di generosità, oggi più che mai necessari.

“In questa sala siamo immersi in una luce di solidarietà” ha detto Antonio Dotto, consigliere comunale di Treviso in rappresentanza del sindaco Mario Conte, che non ha potuto intervenire alla cerimonia. Insieme al presidente Bordin, hanno consegnato gli attestati il consigliere Dotto, il viceprefetto vicario della Prefettura di Treviso Antonello Roccoberton, l’ex prefetto Aldo Adinolfi e Marco Zabotti, già consigliere regionale e provinciale, direttore scientifico e vice presidente dell’Istituto Beato Toniolo di Pieve di Soligo. Tra i presenti anche monsignor Levon Boghos Zechjian, arcivescovo di Istanbul  (che ha concelebrato la messa con don Gianni Biasi e padre Giovannino nella chiesa abbaziale) e un gruppo di bambini profughi dell’Ucraina.

Il “Premio Bontà Città di Treviso” quest’anno è andato a cinque realtà associative, che si sono distinte per il loro impegno di volontariato in vari ambiti sociali, per cui dall’Unci hanno anche ricevuto un contributo economico. Altri cinque riconoscimenti sono stati assegnati a cittadini che nella loro vita professionale si sono particolarmente distinti per l’impegno sociale, le azioni filantropiche e l’attenzione verso le esigenze dalla collettività.

 Queste le associazioni insignite del “Premio Bontà Città di Trevso 2022”: l’Advar “Alberto Rizzotti” – Casa dei Gelsi di Treviso, che sostiene la dignità della vita e assiste in modo completamente gratuito i malati terminali, tramite l’opera di 500 volontari (garantendo anche l’assistenza domiciliare) e segue le famiglie nel momento del lutto, presieduta da Anna Mancini;  l’Ateneo Terzo Valore, associazione di promozione sociale di carattere nazionale, costituitasi anche a Vedelago nel 2016, centro di educazione permanente dei giovani, degli adulti e degli anziani, in futuro attiverà anche due consultori familiari in provincia di Treviso, a supporto dell’attività di ascolto dei giovani che stanno soffrendo problemi relazionali nel post pandemia; la sezione provinciale dell’Aido (Associazione italiana dei donatori di organi), che nella Marca Trevigiana raccoglie più di 38 mila iscritti; la Missione delle Suore di San Camillo in Burkina Faso, che gestiscono il centro medico nel distretto 5 della Provincia  di Kadiogo; l’O.A.S.I. della Mercede – Opera assistenza scarcerati italiani di Padova, che accoglie ex detenuti e condannati in misura alternativa, in permesso premio, ammessi al lavoro esterno o in misura alternativa, gestito dai Padri Mercedari.

Padre Giovannino (nella foto sopra), cappellano della Casa circondariale e direttore dell’Opera, nel ritirare il premio dell’Unci, ha lanciato un accorato appello per sensibilizzare le istituzioni, poiché la struttura (unica del suo genere in Veneto) nel maggio del 2023 rischia di chiudere per mancanza di risorse economiche, gravata dall’aumento delle spese di gestione quali bollette e altri oneri. “Noi ci sostituiamo allo Stato, nell’aiutare gli ex detenuti che, una volta scontata la loro pena, non hanno nessuno che li sostiene per il reinserimento, ma lo Stato non ci dà nemmeno un euro per questa nostra missione” ha rimarcato il religioso, sottolineando che l’O.A.S.I. può fare conto solo sui benefattori.

Ad altri cinque cittadini sono stati riconosciuti diplomi di merito e di benemerenza: Rodolfo Dalla Mora, architetto, presidente nazionale Disability Manager che si sta dedicando alla creazione di un modello  italiano  di gestione dell’inclusione di ogni cittadino nella vita sociale, nonché disability manager del Comune di Treviso; Matteo Bergamo, imprenditore jesolano, titolare della “Asolo Tir”, che si è distinto per avere accolto 200 profughi ucraini nella filiale polacca della sua azienda di trasporti a Radom, a 180 km dal confine ucraino; il già citato sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, che allo scoppio della guerra in Ucraina ha offerto degli  spazi  pubblici per dare ospitalità alla popolazione in fuga; Alessandro Gava, già direttore della Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Treviso e presidente, socio fondatore e volontario della sezione provinciale della Lilt.

Un premio è stato assegnato alla memoria del commendatore Dino Dian, socio fondatore    della sezione Unci di Treviso, nonché componente del consiglio nazionale UNCI, nel quale  ha rappresentato la  sezione  trevigiana. Il premio è stato ritirato dalla figlia Milena Dian.

A chiudere la cerimonia è stata la consegna dei diplomi di appartenenza a quattro nuovi iscritti dell’Unione Cavalieri d’Italia di Treviso: Anacleto Tommasini, Tiziano Bosco, Roberto Valerio e Domenica Filippetto.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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