Martedì 25 marzo, nella suggestiva cornice del Museo di Santa Caterina, si è celebrata la quinta edizione del Dantedì, organizzata dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’amministrazione comunale. Un evento che ogni anno raccoglie sempre più consensi, in linea con le celebrazioni nazionali e internazionali dedicate al Sommo Poeta nel giorno che gli studiosi individuano come l’inizio del suo viaggio ultraterreno.
La mattinata si è aperta con il dolce suono dell’arpa di Melanie Judi Fiorentini, studentessa del Conservatorio di Padova, che ha eseguito la Sonata K466 di Domenico Scarlatti, creando un’atmosfera medievaleggiante sospesa tra arte e riflessione.
Lo spettacolo teatrale “Incantati dalla Commedia, Dante secondo noi“, che ha visto protagonisti gli studenti del Liceo Duca degli Abruzzi e del Liceo Canova, sotto la regia di Franco Palmieri, ha fatto emergere la creatività dei ragazzi attraverso un approccio fisico e sensoriale alle parole della Commedia.
L’idea alla base di questa iniziativa è quella di far rivivere Dante nella sua dimensione avanguardista, superando lo studio puramente accademico dei suoi testi.
Grazie ai reading interpretati dagli studenti, la Commedia è diventata un mezzo per attualizzare e riflettere su tematiche moderne come l’ignavia, la disabilità e il razzismo.
L’eternità del messaggio dantesco risiede nella sua capacità di parlare a ogni epoca, trasformandosi attraverso le voci di chi lo interpreta. Gli studenti hanno oltrepassato la concezione della Commedia come monumento letterario, rendendola un’opera viva, in grado di offrire nuove chiavi di lettura sulla complessità del nostro tempo.
(Autore: Francesco Bruni)
(Foto: Francesco Bruni)
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