Degrado all’Appiani. Lo sfogo dei senzatetto: “Qui sono passati in molti ma nessuno ci ha aiutato”

Degrado all’Appiani. Lo sfogo dei senzatetto

“Sono venuti in molti a fare foto qui ma non è cambiato nulla, nessuno ci ha aiutato”: sono queste le parole pronunciate da alcuni giovani stranieri che dormono nei pressi del parcheggio multipiano “Area Appiani” di Treviso.

Sabato pomeriggio alcuni di loro chiedevano l’elemosina nel parcheggio del vicino supermercato Panorama in Viale della Repubblica.

Tanta diffidenza e poca voglia di parlare visto che, per l’ennesima volta, nelle ultime settimane si sono avvicinati molti giornalisti per documentare la loro situazione e il degrado del parcheggio dell’Appiani.

“Poco tempo fa avevo trovato un lavoro – racconta un giovane somalo -. Poi ho avuto problemi perché, a causa del turno di notte, finivo tardi e nel dormitorio che mi ospitava non mi facevano entrare a quell’ora. Quindi mi sono trovato a dormire all’aperto. Adesso ho perso anche il lavoro e voglio andarmene da qui, forse mi sposterò a Trento. Con queste temperature non è un problema dormire senza un tetto sopra la testa, ma in autunno e in inverno la situazione ovviamente cambia ed è molto più dura”.

Mentre questo ragazzo stava parlando, un altro fermava i passanti per chiedere qualche spicciolo perché voleva comprarsi un pollo arrosto da mangiare; qualcun altro, invece, chiedeva una sigaretta.

Nei giorni scorsi si è parlato molto delle guardie private ingaggiate per la sicurezza delle dipendenti che parcheggiano nell’area di sosta dove si trovano i giacigli di questi giovani.

“Ci hanno accusato di molestare queste donne – racconta un ragazzo del Burkina Faso -, ma posso assicurare che le persone che stanno qui con me non hanno fatto niente. Certamente a volte si vedono delle ‘brutte facce‘ e non possiamo sapere che intenzioni abbiano. Comunque, questa situazione dura da tempo e nessuno ha fatto niente. Forse a qualcuno va bene che stiamo qui”.

Dopo averci raccontato la loro storia, i giovani si sono allontanati con lo sguardo di chi ormai ha perso la speranza e, aspetto ancora più grave vista l’età, si sta abituando a questo modo di vivere.

Quando abbiamo chiesto loro perché non vanno in cerca di un lavoro, considerando la grande richiesta nel settore agricolo, in quello della ristorazione e in molti altri ambiti, la risposta è stata quasi sempre la stessa.

“Quando chi ci propone il lavoro viene a sapere che dormiamo qui – commenta uno di loro – non ci prende proprio e ci lascia a casa. Poi molti di noi non hanno i documenti in regola. Chi vuoi che ci assuma in queste condizioni?”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Andrea Berton).
(Articolo di proprietà di: Dplay Srl)
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