La crisi delle materie prime, il caro-carburante e la guerra in Ucraina stanno mettendo a dura prova le aziende italiane, e non sono da meno quelle bellunesi e trevigiane.
In difficoltà, però, non sono tutti i comparti e alcune notizie positive ci sono, come afferma Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio delle due province venete: “I numeri della demografia d’impresa risentono certamente della scia positiva generata dall’Ecobonus 110% e dagli altri bonus: solo a Treviso quasi metà dell’aumento del numero di imprese è determinato da quello che succede nel settore dell’edilizia. A Belluno, senza l’edilizia e le attività immobiliari, il bilancio sulla demografia d’impresa sarebbe in negativo“.
“Quindi, visti i tempi, teniamoci stretta questa “onda lunga” nell’edilizia: però ho più volte sottolineato – continua Pozza – i rischi sottesi ad una domanda così “pompata”, soprattutto ora che stanno lievitando i costi aziendali, a discapito soprattutto delle piccole imprese artigiane, e con la questione per nulla chiara della cessione dei crediti. Inoltre il settore è giunto alla saturazione della sua capacità produttiva e, quindi, l’altro rischio è che s’innestino componenti spurie nel nostro tessuto produttivo, con tutto ciò che ne consegue”.
“Fuori da questa fibrillazione dell’edilizia, non dobbiamo piuttosto dimenticarci – prosegue il presidente – che continua a soffrire il commercio, sia a Treviso che a Belluno, come anche una quota parte più fragile del manifatturiero“.
“I servizi per il turismo paiono invece in risveglio, anche per altri dati di contorno che incominciamo ad acquisire (in particolare dal nostro aeroporto). Ma anche su questo settore – conclude il presidente – bisogna capire come si sta modificando il nostro tessuto imprenditoriale: in entrambe le province aumentano tanto le sedi d’impresa, quanto le filiali, le reti plurilocalizzate, magari che fanno capo a catene con sede fuori territorio. E’ un bene che arrivino investimenti, ma è altrettanto doveroso assicurarci, noi attori del territorio, la qualità di questi investimenti, la loro capacità di generare interazioni virtuose con il territorio“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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